di Federica Pacella
L’appello lo aveva affidato anche ai social il 9 agosto: casa cercasi con urgenza, per famiglia disponibile a pagare 500 euro d’affitto. Dopo quasi un mese, però, non è arrivato più di qualche like e messaggio di solidarietà. "Non si trova nulla, ormai tutte le case sono per affitti brevi", è la constatazione di Maria Teresa Cominelli, che a San Felice del Benaco sta aiutando una famiglia tunisina (padre, madre e due figli, di cui uno minorenne) a cercare sistemazione.
L’urgenza è data dallo sfratto ricevuto dal proprietario di casa che vuole vendere l’immobile. Il 14 settembre ci sarà una prima convocazione in tribunale. Ma le ricerche di una sistemazione alternativa si stanno scontrando con l’indisponibilità di case su tutto il territorio.
"Il capofamiglia – spiega Cominelli – lavora a tempo indeterminato da anni a Carzago, è stimato e onesto e disposto a pagare fino a 500 euro d’affitto ma, sia i ripetuti appelli che le ricerche in agenzie del territorio, dalla Valtenesi alla Val Sabbia, sono state infruttuose". Alla esigua quantità di appartamenti disponibili, si sommano criticità ulteriori per le famiglie con figli minori, soprattutto stranieri, come denunciano da tempo diverse associazioni a Brescia, come Diritti per tutti. A Muscoline per un appartamento c’è una lista di 12 persone. "Ma dall’agenzia ci è stato detto che il proprietario ha dato indicazione di dare priorità alle coppie – sottolinea Cominelli –. È come cercare un ago in un pagliaio, con la spada di Damocle dello sfratto e minacce al ricorso dei carabinieri. Il problema è che ormai sono tutte case vacanze. Questa situazione andrebbe regolata: l’effetto è che poi dopo la stagione turistica i paesi si svuotano".