ROBERTO CANALI
Cronaca

Chi era Claudio Prandi, lo chef tre stelle Michelin. Dal Griso di Lecco al Lear di Briosco: la storia della stella della cucina italiana

La sua carriera è decollata proprio a Malgrate dove è arrivato nel 1968, su invito dello chef Domenico Sala che aveva messo gli occhi su questo enfant prodige dei fornelli

T15NOA

Lo chef Claudio Prandi era un’autorità in cucina e in carriera ha collezionato tre stelle Michelin

Lecco – Il mondo della ristorazione piange la scomparsa, a 74 anni, dello chef pluristellato Claudio Prandi, venuto a mancare nella giornata di domenica a causa di una grave malattia. Trentino di nascita, lecchese di adozione e cittadino del mondo lo chef Claudio Prandi, stella della cucina italiana riconosciuta a livello internazionale tanto da meritarsi addirittura tre stelle Michelin che gli sono state riconosciute nell’arco di una vita ai fornelli.

Una carriera che è decollata proprio a Malgrate dove Prandi è arrivato nel 1968, su invito dello chef Domenico Sala che aveva messo gli occhi su questo enfant prodige della cucina che da Arco in provincia di Trento si era già messo in mostra, come aiuto, in diversi ristoranti anche fuori dall’Italia. Sul lago di Como Claudio Prandi ha fatto fin da subito la differenza e il ristorante dell’Hotel Griso in breve tempo è divenuto un punto di riferimento per la raffinatezza della sua cucina. Bruciando le tappe dopo quattro anni era già primo chef e nel 1974 arrivò il riconoscimento internazionale con la prima stella Michelin, alla quale ne se sarebbe seguita nel 1988 una seconda.

Sempre a caccia di nuove sfide negli anni ’90 si trasferì insieme al suo staff in Giappone, a Nagoya nell’isola di Honsu dove aprì un ristorante esclusivo di soli quaranta posti. All’inizio del nuovo millennio decise di tornare in Italia, in provincia di Monza portando in breve tempo il ristorante Lear di Briosco alla conquista di una stella Michelin, la terza per lui coronamento di una carriera unica. In pensione dal 2008 non abbandonò mai il mondo della cucina dispensando insegnamenti e consulenze ai giovani chef.

I funerali si terranno questo pomeriggio alle 14.30 nella chiesa di Sala al Barro, sono centinaia i messaggi di cordoglio che sono arrivati in queste ore alla moglie i figli a Galbiate. “Perdiamo un pilastro, una grandissima persona”, il ricordo di Vincenzo Di Bella, guida dell’Associazione Cuochi Lecco e Provincia.