Clinica del sonno all’ospedale di Merate

Inaugurata a Merate una clinica del sonno per diagnosticare e trattare disturbi correlati a demenze e patologie cardiache. La struttura completerà l'offerta neurologica senza intaccare la Stroke unit esistente.

Clinica del sonno all’ospedale di Merate

Il reparto di neurologia dell’ospedale Leopoldo Mandic guidato dal primario Lorenzo Lorusso

Una clinica del sonno in ospedale a Merate. Sta per aprila Lorenzo Lorusso, 65 anni, da 6 primario di Neurologia del San Leopoldo Mandic, con le specialiste e specialisti della struttura che dirige. "Il 26% della popolazione soffre di disturbi del sonno di media entità, l’8% classificati come patologici – spiega -. Con l’invecchiamento e l’aumento dell’età, la casistica aumenta. I disturbi del sonno stanno inoltre diventando importanti, poiché predittivi non solo di demenze senili e Parkinson, ma anche di problematiche cardiache. Se ben inquadrati permettono diagnosi importanti". Il servizio è in fase di organizzazione, in accordo con i manager della sanità pubblica provinciale di Lecco, da cui dipende il presidio brianzolo. Sono stati presi inoltre contatti con gli esperti di Medicina del sonno dell’ospedale di Bellaria. La cosiddetta clinica del sonno meratese, servirebbe non solo ai cittadini e ai pazienti lecchesi, ma potenzialmente di mezza Lombardia: parte di Milano, Bergamo, Como, Monza, Sondrio, perché quelli che c’erano al Niguarda e al Papa Giovanni XXIII sono stati chiusi o notevolmente ridimensionati. "Per cominciare allestiremo un ambulatorio dedicato con l’installazione di strumentazione basica, a cui seguiranno posti letto – spiega il primario -. Al momento la difficoltà principale è il reclutamento di specialisti, ma ci stiamo mobilitando per trovarli. Rappresenta una bella opportunità per chi partecipa ai nostri bandi di concorso".

La clinica del sonno non prenderà il posto della storica e innovativa Stroke unit per i pazienti colpiti da ictus, una delle prime unità del genere in regione: le ipotesi di una eventuale chiusura sono state smentite. "Non si può chiudere la Stroke unit, ci sarebbe bisogno anzi di più posti letto - conferma Marco Trivelli, direttore generale dell’Asst lecchese - Semmai si affiancherà ad essa per qualificare ulteriormente la Neurologia di Merate". Nel reparto di Neurologia del San Leopoldo Mandic nei primi mesi dell’anno sono stati ricoverati 370 degenti, il 10% in più di quelli dell’anno scorso, nonostante manchino infermieri. Sono stati trattati e curati inoltre 179 pazienti colpiti da ictus, il 13% in più, alcuni trasferiti dal Niguarda: il loro numero sarebbe ancora più elevato se diversi pazienti non venissero dirottati direttamente altrove quando soccorsi dagli operatori di Areu, nonostante a Merate ci siano le professionalità, le strumentazioni, le terapie e gli spazi adeguati per salvarli e assisterli in emergenza. Daniele De Salvo