Colico (Lecco) – Una domenica insieme a giocare al lago si stava per trasformare in tragedia oggi pomeriggio per quattro amici ventenni. Stavano tutti per annegare per recuperare una palla sospinta al largo dal vento nel lago di Piona a Colico. Li hanno salvati i bagnini dell'associazione Amici di Claudio, fondata nel 2008 da mamma Patrizia Gobbi per ricordare il figlio 15enne Claudio Brunetti, che l'estate prima, il 12 luglio 2007 è morto affogato nel lago. La mamma l'ha fondata per evitare che ad altri fosse riservata la fine di suo figlio.
E quest'oggi, se non fosse stato proprio per i bagnini degli Amici di Claudio, almeno tre dei 4 ragazzi sarebbero certamente annegati anche loro, perché sono stati recuperati già sott'acqua. I quattro, due ragazzi e due ragazze, stavano giocando in acqua con una palla nella baia di Piona, sul lago di Como. A causa delle raffiche di vento e delle onde la palla è stata sospinta via al largo: due hanno provato a recuperarla, ma non sapevano nuotare e hanno cominciato ad annaspare e andare sott'acqua. Gli altri due hanno provato a tenerli a galla, pure loro però sono andati in affanno e cominciato a bere.
Dalla loro torretta di postazione a riva gli Amici di Claudio si sono accorti di quanto stava accadendo, si sono tuffati, li hanno raggiunti e poi li hanno trascinati sani e salvi a riva. Sul posto sono poi arrivati pure i volontari della Croce rossa di Colico: i soccorritori hanno prestato loro assistenza e hanno verificato che i loro parametri fossero buoni; avrebbero voluto accompagnarli in ospedale per una visita di controllo ma i 4 ragazzi hanno preferito continuare a godersi il pomeriggio di lago e soprattutto trascorrere il resto del pomeriggio insieme ai bagnini che li hanno salvati e che non hanno più smesso di ringraziare.
I loro eroi che li hanno salvati sono i bagnini Jean Francois Ruffino, Gabriele Bresesti e Samuele Milivinti. Gli Amici di Claudio, che collaborano con gli Opsa che sono gli operatori polivalenti del soccorso in acqua della Croce rossa, sono gli unici a presidiare una spiaggia del ramo lecchese del lago di Como e a fornire tutti i fine settimana estivi un servizio di salvataggio acquatico. Ieri, sabato, i vigili del fuoco hanno invece recuperato due trentenni aggrappati ad un materassino alla deriva nel lago al largo del Moregallo a Mandello, mentre domenica scorsa a Bellano non ce l'ha fatta il ricercatore indiano che di 28 anni che stava frequentando un master al Politecnico di Lecco.
E' scomparso inghiottito dai flutti sotto gli occhi di tre amici connazionali, recuperati almeno loro dai soccorritori di Areu e del Soccorso bellanese. Per soccorrere bagnanti e turisti sul lago è stata varata l'operazione “Lario sicuro”: i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco pattugliano le acque del lago durante tutti i week end, dalle 10 di mattina alle 7 di sera, pronti ad intervenire in caso di necessità. I soccorritori delle squadre nautiche, che sono specificatamente addestrati per missioni di salvataggio in acqua, utilizzano tra l'altro un nuovo gommone. Dispongono inoltre di uno scooter d'acqua e hanno svolto esercitazioni insieme ai colleghi elicotteristi e sommozzatori del Reparto Volo di Malpensa. A coordinare le operazioni sono i militari del Roan, il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza.