Lecco, 27 giugno 2020 - l richiamo alla Manica, già tentata nel 2018 e 2019, è molto forte con la stessa distanza, i suoi 38 chilometri da nuotare fino in fondo «Non so ancora se potrò farla, ma voglio farmi comunque trovare pronto...», esordisce Andrea Oriana. Oggi, infatti, il fresco 47enne lecchese tenterà di attraversare il «suo» lago, il Lago di Como, da Lecco a Colico. «Le sensazioni sono buone – prosegue -. Rispetto allo scorso anno, infatti, sono più leggero perché ho perso 12 chili e non è per nulla male». Finito il lockdown, Andrea ha ripreso ad allenarsi regolarmente: «Purtroppo sono rimasto fermo per due mesi e mezzo, come tutti. Una volta che hanno dato il via libera, ho ricominciato al lago, abbandonando la piscina.
In questo periodo sto facendo circa tre ore al giorno di allenamento: settimana scorsa, al Lago di Pusiano, ho nuotato per otto ore e mezza. Sono molto tranquillo in vista della prova». Decisivo per la preparazione è stato anche l’aspetto mentale: «Sono un mental coaching: per questo ho «simulato» nella mia testa la gara per familiarizzare e avere maggiori sicurezze durante la traversata». La Lecco-Colico sarà anche un’occasione per ricordare Nicola Callone. Il 12 novembre prossimo, infatti, saranno trascorsi vent’anni dalla scomparsa del figlio del Caimano del Lario. «Non potendo fare la Cremia-Dervio per le norme anti-assembramento post pandemia, gara che ogni anno gli veniva dedicata, ho deciso di nuotare anche per lui. Ma non ho nessuna mania di protagonismo perché voglio ricordare anche tutti i morti di questi ultimi mesi legati Covid 19. Naturalmente, sulla barca, ci sarà Leo Callone che mi seguirà». La partenza è fissata per oggi, alle 10.30 (domenica in caso di maltempo).