DANIELE DE SALVO
Cronaca

Colico: lasciare Lecco per la Valtellina? Confcommercio dice no

Per il presidente dei commercianti lecchesi ''si tratterebbe di una operazione senza alcuna utilità reale". E definisce l’iniziativa “una boutade di inizio autunno”

Uno scorcio

Uno scorcio

Colico (Lecco), 4 ottobre 2024 – Stop alla secessione da Lecco. I commercianti lecchesi bocciano la proposta del divorzio di Colico dalla provincia di Lecco per unirsi con la Valtellina. L'iniziativa, lanciata dai promotori di un fantomatico Comitato popolare “Il bitto sposerà l'agone?”, non piace ai vertici di Confcommercio Lecco, perché non ne comprendono l'utilità. “Di fronte a questa prospettiva abbiamo una posizione nettamente contraria – mette in chiaro il presidente Antonio Peccati -. Premesso che gli obiettivi di questa operazione non sono ancora chiarissimi e che siamo tutti d'accordo sul fatto della valorizzazione dei brand del lago di Como e della Valtellina, non capiamo quali possano essere i vantaggi per Colico, per per i suoi imprenditori e per i suoi residenti”.

Il numero uno di Confcommercio etichetta l'iniziativa come “una boutade di inizio autunno, una operazione a tavolino per confondere i colichesi, un giochino politico per strizzare l'occhio a certi interessi”. E aggiunge: “Le potenzialità di Colico, in primis in chiave turistica e di attrattività, sono sotto gli occhi di tutti, così come è evidente che il Lecchese possa fare di più per i paesi dell'Alto Lago. Ma un conto è cercare sinergie e migliorare il dialogo tra territori, un altro è mettere in campo una operazione che punta a dividere” L'auspicio di Antonio Peccati è quindi quello che, se mai i colichesi in futuro dovessero essere chiamati alle urne per un referendum sulla secessione da Lecco e l'ingresso in provincia di Sondrio, “sappiano valutare i vantaggi del rimanere legati alla Provincia di Lecco, evitando di cascare in un tranello politico così ben confezionato. Perché si tratterebbe di una operazione senza alcuna utilità reale”.