Un’incidenza dello 0,2%, un caso ogni 150mila pazienti, nemmeno un migliaio di trattazioni descritte su riviste mediche negli ultimi 30 anni. Una patologia estremamente rara quindi, di cui pochi clinici nell’arco della loro carriere hanno modo di confrontarsi. Eppure, quando un paziente di 40 anni si è presentato alle porte del Pronto soccorso dell’ospedale di Merate con una grave infezione dei tessuti molli estesa e il basso ventre praticamente aperto, i medici di guardia hanno subito intuito di cosa si trattasse: gangrena di Fournier, una sorta di fascite necrotizzante che colpisce gli organi genitali maschili. Gli accertamenti immediati hanno confermato i dubbi ed evidenziato che la malattia era già allo stadio avanzato. Grazie alla veloce diagnosi e lavoro congiunto con i rianimatori delle Terapia intensiva con cui è stata immediatamente impostata e somministrata la terapia specifica più appropriata, il 40enne si è salvato. Poi la degenza al Manzoni. Dopo mesi di ricovero è stato dimesso e ora è a casa, sano e salvo. Può ritenersi fortunato, perché 8 pazienti su 10 in quelle che erano le sue condizioni solitamente muoiono. D.D.S.
CronacaColpito da malattia rara e letale. Salvato al Mandic