Ieri mattina i clienti hanno dovuto attendere più di due ore rispetto alla normale apertura delle 8.30. Due ore necessarie per sporgere denuncia, verificare ciò che era stato portato via e rimettere un po’ di ordine nella baraonda seguita al passaggio dei ladri. La farmacia colpita è quella del dottor Giordano Gusmeroli.
Affaccia su via Stelvio, ai piani superiori dello stabile che la ospita vi abitano pure alcune famiglie, ma ciò non è servito a disincentivare i malviventi che proprio dall’ingresso principale sono entrati, forzando sia il motore della saracinesca che quello che governa la porta con sensore. "Davanti alle nostre vetrine c’è un parcheggio, è probabile che si siano fatti schermo proprio con le vetture – dicono dalla farmacia –. La prima ad accorgersene è stata la nostra dipendente che, aprendo la porta sul retro, ha visto tutto sottosopra. Subito sono state chiamate le forze dell’ordine, il resto ce lo siamo trovato davanti agli occhi tutti insieme: un enorme disordine, cassetti aperti, sembrava fosse passato un tornado. Hanno rovistato dappertutto, svuotando soprattutto gli scatoloni anonimi, senza nomi di farmaci. Chissà che cosa pensavano di trovare".
I ladri puntavano al denaro, ma lì le cose si sono complicate. "Si tratta di una cassa che si apre soltanto automaticamente durante l’orario di lavoro della farmacia: non avrebbero potuto arraffare neppure un centesimo – spiega la moglie del farmacista -. Però non si sono persi d’animo e hanno deciso di staccarla per portarsela via".
La cassa conteneva poche centinaia di euro. "Forse cinquecento o seicento in monete, non di più – aggiunge la donna –. Di solito si usano per dare il resto ai clienti". Le indagini sono in corso. L’augurio è che qualche indicazione utile possa venire dalle videocamere di privati presenti nella zona, sempre che non siano state messe fuori uso come accaduto qualche settimana fa ad Albosaggia, dove i ladri hanno fatto saltare uno sportello bancomat non prima di aver oscurato il vetro dell’occhio elettronico.