REDAZIONE LECCO

Confindustria Lecco e Sondrio finanzia nuovo corso di Meccanotronica a Merate

Gli industriali lecchesi finanziano aule e laboratori per il nuovo corso di Meccanotronica all'istituto Viganò di Merate.

Il presidente degli Industriali Marco Campanari e il direttore Giulio Sirtori

Il presidente degli Industriali Marco Campanari e il direttore Giulio Sirtori

MERATE Gli industriali lecchesi e valtellinesi fanno scuola. Letteralmente, perché costruiranno a loro spese aule e laboratori per allestire il nuovo corso di Meccanotronica all’istituto superiore statale Viganò di Merate. È il regalo di Natale dei 620 industriali associati a Confindustria Lecco e Sondrio, che già garantiscono lavoro e stipendi a 36mila persone, per i giovani studenti che si iscriveranno al nuovo indirizzo di studi, grazie al quale troveranno in fretta un impiego assicurato e adeguatamente pagato. È però anche un regalo a loro stessi, poiché faticano a trovare meccanici e meccatronici qualificati e specializzati da reclutare. "Realizzeremo una nuova palazzina in cui allestiremo aule e laboratori che poi attrezzeremo – annuncia Marco Campanari, presidente Confindustria Lecco e Sondrio -. Si tratta di un investimento di circa 3 milioni di euro. Garantiremo anche la possibilità di tirocini nelle nostre aziende". Insegnanti, assistenti e tecnici invece verranno nominati e scelti dal ministero, si spera preparati e in tempo per il suono della prima campanella: "Intanto noi cominciamo a compiere la nostra parte e tutto quanto possiamo, al resto ci penserà chi di dovere, ma sono convinto che tutti svolgeranno il loro compito al meglio", sono le parole di ottimismo del presidente degli industriali. In provincia di Lecco già in due istituti superiori è attivo un indirizzo meccanotronico: al Pier Angelo Fiocchi di Lecco e al Marco Polo di Colico. "Mediamente si diplomano massimo una settantina di studenti ogni anno – spiega Campanari -. Sono pochi e non certo perché molti proseguono poi gli studi all’università o con corsi di specializzazione, piuttosto perché ne occorrono almeno dieci volte di più. È quasi un paradosso in un territorio in cui il manifatturiero è l’asset fondamentale". Come è un’anomalia che il percorso meccanotronico non ci sia ancora a Merate: "È un’area con un’altissima densità di imprese", sottolinea il numero uno di Confindustria. Purtroppo i servizi di trasporto pubblico spesso non funzionano e aumentano ulteriormente le distanze con Lecco. "Riteniamo quindi sia giusto investire sui ragazzi nel Meratese per colmare il disallineamento tra le esigenze del mercato del lavoro e le competenze disponibili. Probabilmente non basta, intanto cominciamo". Daniele De Salvo