DANIELE DE SALVO
Cronaca

Cornizzolo, Antonio Angelini morto in un incidente col parapendio: la passione per il volo e i video sui social

Venerdì potrebbe essere celebrato il funerale del comasco di 46 anni deceduto sulle pendici del Corno Birone. Lutto a San Fermo della Battaglia, dove viveva

Suello (Lecco), 5 settembre 2024 – È stato un incidete di volo. Comunque sia andata, ha compiuto tutto da solo Antonio Angelini, il pilota di parapendio comasco di 46 anni di San Fermo della Battaglia che martedì pomeriggio è precipitato ed è morto sulle pendici del Corno Birone, a monte di Valmadrera, dopo essere decollato con la sua vela dal Cornizzolo.

Non risultano anomale nell'attrezzatura, né responsabilità di parte di altre persone. Il suo feretro è stato già restituito alla moglie e ai familiari, senza bisogno di ulteriori accertamenti. Il funerale di Antonio potrebbe così essere celebrato domani.

Antonio non era una sprovveduto, volava da diversi anni e conosceva bene la zona, perché dal Cornizzolo come da altri punti del Triangolo Lariano si lanciava spesso, come testimoniato anche dai numero video registrati con la sua action cam postati sui suoi profili social. Martedì era partito con altri due amici: dovevano ritrovarsi e atterrare tutti a Suello, nel punto di approccio al suolo prestabilito.

Antonio però lì non è mai arrivato e non rispondeva nemmeno al telefono. Sono stati subito allertati i soccorritori: da terra si sono messi in marcia i tecnici volontari del Soccorso alpino, mentre via aria hanno perlustrato la zona i Draghi lombardi dei vigili del fuoco in elicottero. Sono stati questi ultimi a individuare il corpo di Antonio, in rigos mortis, segno che era deceduto da alcune ore, e avvolto nella vela del suo parapendio, come se si fosse arrotolato dopo essere caduto o lungo una parte di roccia o comunque giù per un pendio contro cui magari ha impattato.