
Crollo del ponte di Annone nel 2016
Annone Brianza (Lecco) – Crollo del ponte di Annone Brianza, condanne definitive per Andrea Sesana, un anno e 4 mesi con doppi benefici e per Angelo Valsecchi a un anno e 8 mesi. La IV sezione della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai difensori di Andrea Sesana e Angelo Valsecchi contro la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 aprile scorso. Con il pronunciamento di ieri si chiude una pagina dolorosa per il territorio lecchese: alle 17:20 del 28 ottobre 2016 crollò il ponte di Annone Brianza e Claudio Bertini, 67 anni, di Civate che stava transitando sulla superstrada 36, morì. Altre sei persone rimasero ferite.
Il ponte crollò sotto il peso del mezzo pesante che lo stava attraversando. Ci fu uno scaricabarile di responsabilità tra Anas e Provincia di Lecco, visto che la superstrada era di competenza di Anas e il cavalcavia crollato della Provincia. Sei persone vennero indagate per omicidio stradale dalla Procura di Lecco, due in sede di udienza preliminare scelsero un rito alternativo, mentre 4, Angelo Valsecchi, dirigente della Provincia di Lecco; Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco; Giovanni Salvatore, dirigente di Anas, e Silvia Garbelli, dirigente della Provincia di Bergamo, finirono a processo.
La sentenza di primo grado del giudice Enrico Manzi arrivò il 6 settembre 2021 in tribunale a Lecco con la condanna a tre anni e 8 mesi per Angelo Valsecchi, tre anni e sei mesi per Giovanni Salvatore, tre anni per Andrea Sesana e assoluzione per Silvia Garbelli. Il difensore di Andrea Sesana, l’avvocato Stefano Pelizzari, sostenne fin dall’inizio che si trattava di un processo complesso e con gli altri difensori fece ricorso in Appello.
Lo scorso 15 aprile la IV sezione della Corte di Appello di Milano, presieduta dal giudice Francesca Vitale, a latere Ilaria De Magistris e Cristina Ravera, ha riqualificato il reato da omicidio stradale in omicidio colposo. Venne assolto Giovanni Salvatore, mentre vennero condannati a un anno e otto mesi Valsecchi, all’epoca difeso dall’avvocato Edoardo Fumagalli, e a un anno e quattro mesi con doppi benefici Sesana, assistito dall’avvocato Stefano Pelizzari.