Tanta era l’emozione degli alunni che hanno intervistato Andrea Vitali e tanto il desiderio dello scrittore bellanese di interagire coi ragazzi. Tra le domande e le risposte fatte, eccone alcune:
Perché dopo avere fatto il medico è diventato scrittore?"Ero in pensione e ho deciso di seguire il mio sogno di bambino, perché ho sempre amato la lettura e ho scoperto che scrivendo avrei potuto comunicare con gli altri e trasmettere le mie emozioni e i miei pensieri".
Da cosa si è fatto ispirare per scrivere il romanzo “Di impossibile non c’è niente?”"Mi sono fatto ispirare da un fatto che mi è successo. Un giorno mi hanno detto che il giardino sotto casa mia sarebbe diventato un garage, e allora ho iniziato a scrivere e come Gelso, il protagonista dell’opera, sono riuscito a salvarlo!"
Una domanda sul libro “Nel mio paese è successo un fatto strano”: perché la storia parte da un senso di tristezza e si conclude con un senso di felicità?"Perché in questa storia ho parlato di me che all’inizio ero triste (l’immagine della nebbia che avvolge tutto deriva da ciò), e poi ho ritrovato la felicità e così la nebbia si è dissolta".
Cosa bisogna fare per diventare scrittori?"Non occorre avere un piano, bisogna seguire ciò che si sente e che si è, lasciarsi andare e dare spazio alla fantasia".