REDAZIONE LECCO

Defibrillatori nei rifugi in quota

Grazie al Cai Lombardia e a imprenditori privati

Defibrillatori in quota per salvare vite anche sulle montagne lecchesi. Li hanno regalati gli alpinisti del Cai nazionale e gli imprenditori di due aziende. I defibrillatori sono stati consegnati ai gestori del rifugio Antonio Stoppani sul Resegone e del rifugio Lecco ai Piani di Bobbio. "Sono dispositivi importanti che possono salvare la vita -, spiega il lecchese Erminio Aldeghi, presidente del Cai Lombardia - Era importante dotare i nostri due rifugi". Il tempo è fondamentale in caso di arresto cardiaco: ogni minuto di ritardo significa ridurre le possibilità di sopravvivenza tra il 7 e il 10%, come ricorda Adriana Baruffini presidente del Cai Lecco. Le montagne lecchesi sono molto frequentate. I defibrillatori automatici verranno posizionati all’estero dei rifugi, a disposizione di chiunque possa averne bisogno durante una passeggiata.