
I volontari di Legambiente smorzano i facili entusiasmi sull’ipotesi di realizzare un tempio crematorio a Dervio e invitano alla cautela. "Certamente neppure la morte è senza impatto ambientale - commenta Costanza Panella, presidente del circolo di Legambiente del Lario sponda orientale -. Non è infatti da trascurare il problema delle emissioni in atmosfera di simili impianti, anche per la mancata definizione di quanto si possa bruciare, come per esempio esempio le casse multimateriali per le quali non conosciamo direttive.
Gli esperti dell’associazione Medici per l’ambiente già nel 2016 hanno richiamato l’attenzione sui possibili rischi per la salute connessi alle emissioni di diverse sostanze tossiche: particolato fine e ultrafine, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro, metalli pesanti, mercurio dalle protesi dentarie, diossine e furani. come in tute le forme di combustione, la quantità di inquinanti emessi è in rapporto alla quantità di materiale bruciato". Intanto in questi giorni oppositori anonimi al progetto del forno inceneritore a Dervio stanno inviando lettere di protesta. Tra i destinati anche la consigliera comunale di maggioranza con delega all’Istruzione Anna Buzzella che oltre ad essere rimasta orfana di madre e padre ha perso anche il marito: i volantini, tra l’altro indirizzati a suo padre che non c’è più, sono stati quindi un gesto che denota quanto meno poca sensibilità.
D.D.S.