DANIELE DE SALVO
Cronaca

Disabili senza posteggio. Bidoni al posto di due stalli

Lecco, l’isola ecologica è stata posizionata in via Pietro Nava vicino al lungolago. Sui raccoglitori è comparso il biglietto: "Gli invalidi non sono spazzatura".

Lecco, l’isola ecologica è stata posizionata in via Pietro Nava vicino al lungolago. Sui raccoglitori è comparso il biglietto: "Gli invalidi non sono spazzatura".

Lecco, l’isola ecologica è stata posizionata in via Pietro Nava vicino al lungolago. Sui raccoglitori è comparso il biglietto: "Gli invalidi non sono spazzatura".

Bidoni della spazzatura al posto dei parcheggi per i diversamente abili. In un posteggio pubblico di Lecco, in via Pietro Nava, vicino al lungolago, è stata installata una piccola isola ecologica per la raccolta dei rifiuti destinata ai commercianti della zona. Per lasciare posto all’eco-isola sono stati tuttavia cancellati due posti auto riservati alle persone con disabilità. Da Palazzo Bovara, sede del Comune, avevano assicurato che il “disguido“ - così è stato definito - sarebbe stato risolto nel giro di un paio di settimane. È trascorso un mese e invece nulla è cambiato. Lo denuncia Silvano Stefanoni, 64 anni, ex sindaco di Lierna e presidente provinciale lecchese della Fand, la federazione delle associazioni nazionali delle persone con disabilità. Una condizione, quella delle persone con disabilità, che lui conosce bene e che vive in prima persona come ipovedente. Non è tra l’altro il solo a denunciare quanto accade a Lecco. Qualcuno, infatti, ha affisso sui raccoglitori di immondizia un biglietto: "Gli invalidi non sono pattumiera", recita lo scritto. "Voglio ricordare a tutti che dietro la disabilità ci sono, prima di tutto, persone che non chiedono privilegi ma semplicemente buon senso e rispetto – spiega Stefanoni -. Non dimentichiamo che anche una gamba rotta rappresenta una forma di disabilità, seppur temporanea. Purtroppo Lecco dimostra ancora una volta di considerare le persone con disabilità come cittadini di serie B rispetto a chi non vive queste difficoltà".

L’eliminazione di due posteggi per disabili è infatti solo l’ultimo “sgarro“: i totem turistici non sono accessibili a tutti, per l’adeguamento di Villa Manzoni e la ristrutturazione del teatro della società non è stato convocato alcun rappresentante delle persone con disabilità, mentre il passaggio pedonale di corso Giacomo Matteotti non è a misura di ciechi.

"Noi persone con disabilità non chiediamo diritti straordinari, ma buon senso e rispetto – sollecita ancora il presidente della Fand lecchese -. È tempo che i rappresentanti istituzionali dimostrino maggiore sensibilità e attenzione verso queste istanze".