DANIELE DE SALVO
DANIELE DE SALVO
Cronaca

Documentario restaurato sul Gerenzone

Racconti e memorie d’acqua che scorrono con il torrente Gerenzone lungo cui, grazie a dighe e canali, si sono sviluppate...

Racconti e memorie d’acqua che scorrono con il torrente Gerenzone lungo cui, grazie a dighe e canali, si sono sviluppate...

Racconti e memorie d’acqua che scorrono con il torrente Gerenzone lungo cui, grazie a dighe e canali, si sono sviluppate...

Racconti e memorie d’acqua che scorrono con il torrente Gerenzone lungo cui, grazie a dighe e canali, si sono sviluppate attività industriali, magli da rame e altri opifici alimentati appunto ad acqua, che hanno consentito a Lecco di diventare città. A tramandare i racconti e le memorie d’acqua sono i volontari dell’associazione Giuseppe Bovara insieme agli editori della rivista Archivi di Lecco, alla Provincia e all’associazione Officina Gerenzone.

Domani alle 21 nella Sala Neogotica dell’Officina Badoni (nella foto) di corso Giacomo Matteotti 7, a Lecco, gli organizzatori propongono una serata dedicata al torrente Gerenzone che da secoli lega la propria storia alle vicende economiche e sociali del territorio. Verrà proposto un documentario, nella versione restaurata, girato nel 1961 da Sofia Ceppi Badoni lungo il corso del torrente. Tra i protagonisti del cortometraggio vi sono la diga del Paradone e uno degli ultimi magli da rame. Al termine si parlerà non solo del Paradone e dei suoi meccanismi ma anche del maglio della Panigada, vero e proprio palinsesto che riassume oltre cinque secoli di storia manifatturiera e tecnologica del Lecchese.

Dialogheranno Paolo Colombo, presidente di Officina Gerenzone, e Barbara Cattaneo, autrice del censimento delle emergenze di archeologia industriale del territorio di Lecco. L’ingresso è libero, gratuito e aperto a tutti fino all’esaurimento dei posti disponibili. Non occorre prenotazione. Per ulteriori informazioni: associazione.bovara@gmail.com. Il Gerenzone è uno dei tre torrenti principali che attraversano la città di Lecco. Nasce alle pendici della Grigna meridionale, a una quota di circa 1.060 metri sopra il livello del mare, e si sviluppa per poco più di 8 chilometri. La sorgente è situata nel territorio comunale di Ballabio.

D.D.S.