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"Epidemia di primari a Merate: un altro lascia la sanità pubblica"

L'epidemia di dimissioni di primari nella sanità pubblica lecchese sembra non arrestarsi. L'ultima in ordine di tempo è Francesca Cortinovis, 42 anni, primaria facente funzioni della Pediatria dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. Il progetto di eliminare il punto nascita e la Pediatria sembra ormai imminente.

“Epidemia“ di primari. Un altro lascia

Un altro primario lascia la sanità pubblica lecchese. Sembra un’epidemia, più che una emorragia di camici bianchi. L’ultima in ordine di tempo a rassegnare le dimissioni è Francesca Cortinovis, 42 anni, da maggio primaria facente funzioni della Pediatria dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. Era in lizza per diventare direttrice strutturata del reparto. Prima di lei si sono dimessi la primaria facente funzione di Ginecologia e Ostetricia e il primario di Ortopedia sempre dell’ospedale di Merate, il primario di Oculistica con cinque specialisti in blocco dell’Alessandro Manzoni di Lecco. Settimana scorsa ha rassegnato le dimissioni pure un altro pediatra tra le fila del San Leopoldo Mandic e ora in corsia ne rimane uno solo in servizio, per quanto ancora non si sa. Gli altri sono tutti liberi professionisti e gettonisti. Al momento il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini non intende rilasciare dichiarazioni in merito. È trapelato solo che ha chiesto all’ultima dimissionaria di ripensarci, ma le possibilità che torni sui suoi passi sono pressoché nulle. Se non si recluteranno subito rinforzi che però si fatica a trovare, il progetto annunciato da tempo di eliminare il punto nascita e la Pediatria dell’ospedale di Merate, smantellando i servizi di cure materne e infantili, sta per trovare compimento. Il reparto di Pediatria meratese dovrebbe ora essere riconfigurato per la terapia del dolore dedicata ai bambini, ma appunto mancano specialisti. Intanto una raccolta firme ad una petizione per chiedere all’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso di salvare e rilanciare il San Leopoldo Mandic, sebbene ormai sembri già troppo tardi.

D.D.S.