
I lavori nel cantiere di Chiuso
Il tracciato della nuova Lecco – Bergamo non si tocca. Lo hanno sentenziato i consiglieri di maggioranza della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture, nonostante le criticità denunciate dagli attivisti del Comitato Per una diversa Lecco – Bergamo, ma anche del Comitato di Chiuso e dai sindaci. Il tracciato è quello della Variante di San Girolamo tra Lecco e Calolziocorte della nuova Lecco – Bergamo. È solo il primo lotto, a cui poi si devono aggiungere il secondo del Lavello, il terzo di Cisano in fase di esecuzione e il collegamento tra Calusco e Terno d’Isola. Dal Comitato vorrebbero invece un lotto unico a monte dei centri abitati: non si dovrebbero abbattere edifici, non si deturperebbe l’ambiente a ridosso dell’Adda e del lago di Olginate, non si attraverserebbero i centri abitati. Ma appunto, dal Pirellone si è levata una fumata nera. "Un’infrastruttura strategica per il collegamento tra due province, l’aeroporto di Orio al Serio e la Valtellina", spiega, Jonathan Lobati di Forza Italia, presidente della Commissione. "Abbiamo dato certezze su costi, fattibilità e tempistiche di realizzazione – sono le parole di Giacomo Zamperini, Fratelli d’Italia -. Ci siamo anche presi l’impegno affinché la Lecco - Bergamo venga completata integralmente, valutando ipotesi migliorative". "Non è il tempo dei ripensamenti, altrimenti rischiamo di non vedere più realizzata la strada", è l’avvertimento di Mauro Piazza, Lega. "Occorrono approfondimenti prima di proseguire in un intervento che rischia di portare più danni che benefici", insiste tuttavia il dem Gian Mario Fragomeli. Presenti in Commissione anche i sindaci di Lecco Mauro Gattinoni, Marco Ghezzi di Calolziocorte. Antonella Sesana di Cesano Bergamasco, Paola Colombo di Monte Marenzo, Roberto Maggi di Vercurago e la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann.Daniele De Salvo