ALESSIA BERGAMINI
Cronaca

Morto in Grignetta: Ezio Artusi, una vita in montagna per aiutare le persone in difficoltà

Il ricordo di una delle vittime della valanga

Ezio Artusi, di Introbio, aveva 41 anni

Introbio (Lecco), 17 febbraio 2018 - Davanti a una tragedia in montagna molti si chiedono perché quelle persone fossero lì. Perché avessero scelto di salire una cima... Ezio Artusi, venerdì  pomeriggio, era in Grignetta semplicemente perché la montagna, per lui, era vita. Quarantuno anni compiuti lo scorso 30 ottobre, viveva a Introbio insieme alla moglie Adele e ai suoi bimbi, Cristina e Michele. Geometra di professione, aveva mille interessi, quell’unica, smisurata passione per la montagna e il cuore grande che solo i volontari possono avere.

Da oltre quindici anni faceva parte del Soccorso alpino Lombardo: soccorritore effettivo, era stato tecnico di elisoccorso ed era attualmente tecnico di soccorso alpino, qualificato anche per interventi in forra. In forze alla stazione Valsassina-Valvarrone della XIX delegazione Lariana era sempre pronto a mettersi in marcia quando scattava una richiesta di intervento e non mancava mai di mettere la sua esperienza disposizione degli altri, fossero aspiranti volontari all’inizio del loro percorso formativo, volontari impegnati in esercitazioni o i bambini delle scuole coinvolti in attività all’aria aperta.

Il rispetto della montagna e la sicurezza in ambiente montano erano per lui punti saldi, che non mancava di difendere con una testardaggine che lo portava a essere puntiglioso in ogni cosa. Si trattasse di impegnative operazioni di soccorso o, più semplicemente, di aiutare nella preparazione di una manifestazione in quota. Era attivo anche nell’ambito del soccorso sanitario: volontario del Soccorso Centro Valsassina, associazione presso la quale dal 2004 era  istruttore Iref, aveva ottenuto anche la qualifica di istruttore regionale di Areu. Artusi viveva la montagna anche come appassionato e come atleta. Da anni vestiva i colori della Polisportiva Pagnona, partecipando a numerose gare di corsa in montagna, fra cui la lecchese Resegup, la Zacup sulla Grigna Settentrionale e la Introbio-Biandino, autentica gara "di casa" per lui che viveva da sempre proprio a Introbio. Notevoli i risultati ottenuti anche alla Dolomiti Rescue, la competizione riservata ai componenti del Soccorso alpino che vi partecipano in squadre di quattro elementi, e alla quale Ezio aveva partecipato negli ultimi anni insieme a Giovanni Giarletta, l’amico con cui ha condiviso l’ultima salita verso la vetta più alta.