DANIELE DE SALVO
DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fermate dei treni soppresse. Sindaci e pendolari a terra. Bocciate in Regione le proposte

Osnago, chiedevano di garantire fasce di garanzia sulla tratta interessata dall’apertura dei cantieri

Osnago, chiedevano di garantire fasce di garanzia sulla tratta interessata dall’apertura dei cantieri

Osnago, chiedevano di garantire fasce di garanzia sulla tratta interessata dall’apertura dei cantieri

Fumata nera, come quella della ciminiera di una locomotiva a carbone. Dal Pirellone hanno detto "no" a tutte le proposte dei pendolari e dei sindaci del Merate (foto); no a rimandare i lavori; no a mantenere tutte le fermate allungando i tempi di percorrenza, no a garantire almeno fasce di garanzia al mattino, all’orario di uscita da scuola e al pomeriggio quando si ritorna da scuola e dal lavoro. Ieri mattina il consigliere regionale dem lecchese Gian Mario Fragomeli ha incontrato i dirigenti dell’assessore regionale ai Trasporti per discutere della sospensione per un mese e mezzo per direzione di metà delle fermate dei treni nelle stazioni di Osnago e Airuno e di tutte quelle dei RegioExpress a Mandello a partire da oggi per lavori lungo la linea Milano – Lecco – via Carnate tra Monza e Calolziocorte. "Ho spiegato ancora una volta che è meglio accettare uno spostamento di orario di alcuni minuti, consapevoli che diventerà la norma per qualche settimana, piuttosto che perdere completamente una corsa. Ma non c’è stato verso", comunica l’esponente democratico. "La soluzione adottata è quella meno impattante – aveva spiegato nei giorni scorsi Franco Lucente, assessore regionale a Trasporti e Mobilità sostenibile -. Mantenere il servizio inalterato provocherebbe ulteriori disagi e disservizi, i treni accumulerebbero ritardi, con rischi di cancellazioni e soppressioni". Come mediazione i primi cittadini del territorio e i rappresentati dei pendolari hanno domandato almeno fasce di garanzia. Per perorare la causa hanno avviato sabato pomeriggio in fretta e furia una raccolta firme online. Nel giro di sole 48 ore sono state raccolte già 1.500 firme. La controproposta è stata tuttavia cassata anch’essa. Al posto dei treni sono previsti bus navetta, ma con fermate lontano dalle stazioni e tragitti più lunghi rispetto alle fermate dei treni. "Soldi buttati – denuncia corto Gian Mario Fragomeli -. I pendolari si arrangeranno con mezzi propri perché sanno che ci metteranno di più con un autobus sostitutivo lontano dalla stazione e in mezzo al caotico traffico". In Regione si è parlato pure dei lavori di cantierizzazione della Pedemontana e alla conseguente interruzione della linea ferroviaria S7 Molteno - Monza traTriuggio e Villasanta.

"Con Trenord e Rfi ho avviato da tempo un confronto per allestire i servizi sostitutivi migliori da assicurare al territorio", assicura l’assessore regionale.

Daniele De Salvo