DANIELE DE SALVO
Cronaca

Ferrovia e sicurezza. Pronti i piani di emergenza per le gallerie del treno

Lecco, posizionati ripetitori di cellulari a tutela dei passeggeri in caso di allarme

Ferrovia e sicurezza. Pronti i piani di emergenza per le gallerie del treno

Lecco, posizionati ripetitori di cellulari a tutela dei passeggeri in caso di allarme

Ripetitori per cellulari nelle gallerie della Lecco – Colico. Servono per poter consentire a macchinisti, capitreno e controllori, ma anche a tutti i passeggeri, di poter lanciare l’allarme in caso di incidenti o emergenze. E intanto possono essere sfruttati dai viaggiatori per telefonare o navigare in rete in punti dove fino a poco tempo fa i cellulari non prendevano.

I ripetitori sono stati posizionati su richiesta del prefetto di Lecco Sergio Pomponio, nell’ambito dell’aggiornamento e della realizzazione dei piani di soccorso nei tunnel ferroviari lunghi più di un chilometro. Sono sei in tutto quelli attraversati dai binari delle linee che incrociano nel lecchese e si trovano tutti sulla Lecco – Colico appunto: sono le due gallerie tra Colico e Dorio, la galleria Morcate a Perledo, la Dervio a Dervio, la Olcio a Mandello e quella tra Abbadia e Lecco. "Abbiamo stabilito che, in caso di necessità, gli interlocutori saranno i referenti di Rfi, non di Trenord né delle altre società ad esempio per il trasporto merci che utilizzano la linea – spiega Paola Cavalcanti, capo di gabinetto della Prefettura -. In questo modo disporremo di notizie qualificate univoche sulla tipologia di eventuali incidenti e di intervento più idoneo". Definire i protocolli di emergenza non è stato semplice.

"Il nostro è un territorio molto esposto", conferma il prefetto. Ci hanno lavorato, probabilmente tra i primi in Lombardia, se non in Italia, i responsabili di tutte le forze dell’ordine della provinciale, dei vigili del fuoco, di Areu e della Protezione civile, per stabilire ogni dettaglio fin nei minimi particolari, per poter allertare e coordinare i soccorritori nel più breve tempo e possibile. Non si tratta di burocrazia. "Può sembrare un lavoro solo teorico, ma non è così", assicura sempre il prefetto del capoluogo lariano. Da quei piani può infatti dipendere la salvezza dei migliaia di pendolari e turisti che quotidianamente si spostano tra la Valtellina, l’Alto Lario, la città dei Promessi sposi, la Brianza e Milano in treno. Per questo in autunno si svolgeranno anche esercitazioni a sorpresa. Lo stesso vale per i piani di emergenza nei paesi dove si trovano aziende cosiddette a rischio rilevante, in cui si trattano rifiuti, sostanze chimiche e radiologiche, esplosivi, gas e carburanti, che sono diverse nel Lecchese.