Pasturo (Lecco), 1 gennaio 2025 - “Auguriamoci che chi è stato, si assuma le proprie responsabilità”. E' l'auspicio di don Antonio Fazzini, il sacerdote di Pasturo che ieri pomeriggio ha celebrato il funerale di Ambra De Dionigi, la 29enne della Valsassina che nella notte tra domenica e lunedì della passata settimana è stata investita e uccisa da un pirata della strada sul controviale della Statale 36 a Nibionno. “Recriminare contro il responsabile della sua morte non serve a nulla – le parole del don -. Speriamo piuttosto che abbia un ripensamento e il rimorso di quanto ha commesso e la paura, lo spingano ad assumersi le sue responsabilità”.
Già mamma Cinzia, la mamma di Ambra, si era appellato alla coscienza di chi le ha ammazzato la figlia nei giorni dopo l'incidente affinché si costituisca. Al momento però, sia l'invito della mamma, sia quello del sacerdote non hanno sortito effetto e il pirata della strada resta un fantasma. I carabinieri stanno cercando il guidatore di un furgone di colore chiaro non meglio specificato. Si ipotizza possa essere uno tra le centinaia di clienti degli spacciatori dei boschetti della droga ai margini della Superstrada. Durante la cerimonia per l'estremo saluto ad Ambra, a cui hanno partecipato centinaia di persone, il reverendo ha ricordato l'inquietudine di Ambra, ma “una bella inquietudine di chi vuole andare oltre le banalità”. Ambra era una giovane a suo modo particolare, uno spirito libero, che girava per il mondo, che amava la natura e gli animali: “un animo sensibile”, ha sottolineato il don.