Colico (Lecco), 8 dicembre 2022 – E' stato recuperato solo in nottata il corpo di Alessandro Guastoni, il geologo di 56 anni di Mandello del Lario morto sepolto vivo in una grotta dell'Olgiasca a Colico, vicino all'Abbazia di Piona. Era a caccia di minerali. L'ingresso della cavità in cui si era addentrato è franato e lui è rimasto intrappolato all'interno. Ha provato a scavare a mani nude e con i pochi attrezzi di cui disponeva per aprirsi un varco, ma non c'è riuscito. Ha resistito fino a quando non si è esaurito l'ossigeno a sua disposizione.
I soccorsi
A lanciare l'allarme è stata mercoledì pomeriggio la moglie, preoccupata dal suo ritardo. E' stata lei ad indicare il punto dove si trovava il marito. Quanto ha realizzato cosa fosse accaduto si è sentita male, tanto che i volontari del Soccorso bellanese hanno dovuto soccorrerla e accompagnarla in ospedale. E' subito scattata la caccia contro il tempo: si sono messi all'opera i vigili del fuoco delle squadre Saf speleo alpine fluviali e Usar – Urban search and rescue, insieme ai tecnici volontari del Soccorso alpino e ai militari della Guardia di finanza. Quando lo hanno raggiunto, per Alessandro non c'era ormai più nulla da fare.

Chi era
Alessandro il 17 gennaio avrebbe compiuto i 57 anni. Era laureato in Scienze geologiche all'Università di Milano. Aveva cominciato a lavorare come tecnico in una società petrolifera in Malesia, Angola, Benin, Congo e Yemen e successivamente come consulente geominerario.

Poi, dopo il diploma specialisti in Gemmologia a Londra, aveva ottenuto anche l'abilitazione al ruolo di conservatore al Museo di Storia Naturale di Milano. Nel 2005, oltre ad operare come tecnico di laboratorio di microscopia elettronica a Milano, era diventato anche conservatore di mineralogia all'Università di Padova.