Mandello, 19 giugno 2019 - Martin a tre anni e quando era ancora nel grembo della sua mamma gli viene diagnosticata la sindrome di Down. Mamma Ombretta e papà Davide decidono comunque di portare a termine la gravidanza ma sanno benissimo che il loro bimbo dovrà per forza essere un grande lottatore e allora lo chiamano Martin, «proprio come Martin Luther King, che di battaglie ne ha dovute combattere tante nella sua vita». Lo racconta papà Davide nel salotto dell’appartamento di via San Giovanni Bosco, a Mandello, dove Gerry Scotti insieme al vice-presidente della Regione, Fabrizio Sala, sono venuti a trovare il piccolo Martin, i suoi due genitori armati di un amore e un coraggio sconfinati, e i parenti e parte dei tanti amici che li sostengono in questa loro battaglia quotidiana.
Amore e coraggio sconfinati che spingono Ombretta e Davide anche oltre quando un anno fa, in occasione del secondo compleanno del piccolo, decidono di fondare l’associazione “Vola con Martin oltre il 21” «per sostenere la ricerca scientifica e migliorare la qualità della vita dei bambini con trisomia 21, il cromosoma mutato che genera la sindrome», spiegano papà e mamma che nel frattempo vengono anche a conoscenza del progetto “Genoma 21”, la ricerca guidata dal professor Pierluigi Strippoli e dalla dottoressa Lorenza Vitale, docenti di Biologia Applicata presso l’Università di Bologna, «che consiste in una integrazione di dati clinici, biochimici, genetici e bioinformatici per identificare nuove possibilità di cura per la disabilità intellettiva associata alla Sindrome di Down». E tra le finalità di “Vola con Martin oltre il 21” c’è proprio la volontà di «divulgare l’importanza di ricerche scientifiche e aiutare i genitori di altri bimbi». Così Gerry Scotti, nominato lo scorso ottobre Ambasciatore per la Ricerca dal vicepresidente di Regione Lombardia Sala, ha voluto incontrare il piccolo Martin e i suoi genitori «che invece di farsi sopraffare dallo sconforto hanno raddoppiato i loro sforzi per individuare una strada che possa portare alla cura dei problemi di Martin. La loro è una scelta di cuore e una luce di speranza che va sostenuta.
Il conduttore per questo ha voluto dare un suo personale contributo di 5 mila euro all’associazione “Vola con Martin oltre il 21”. E lui, il piccolo Martin, chissà cosa avrà pensato in mezzo a tutto quel trambusto mentre, in braccio alla mamma, si guardava intorno un po’ incuriosito e un po’ spaesato. Buona vita, piccolo.