La mamma morta, il figlio in fin di vita. Ieri mattina Margherita Colombo, pensionata di 73 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento al piano rialzato di una palazzina di via Castello 18 a Cassina Valsassina. In casa con lei il figlio Corrado Paroli, 48 anni.
A trovare la suocera morta e il marito in fin di vita sarebbe stata la moglie a cui Corrado avrebbe lasciato un messaggio in cui annunciava di voler compiere un gesto estremo. Già in passato l’uomo avrebbe minacciato di volerla fare finita. Per Margherita invece non c’era ormai più nulla da fare, Corrado è stato trovato ancora vivo: i soccorritori, dopo averlo rianimato e stabilizzato, lo hanno trasferito d’urgenza con l’eliambulanza in ospedale, all’Alessandro Manzoni di Lecco, dove è stato ricoverato. Le sue condizioni risultano ancora gravi, ma sarebbe fuori imminente pericolo di vita.
In Valsassina sono poi intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provincia di Lecco, che sono rimasti a lungo nell’abitazione, che è stata posta sotto sequestro, mentre a tutti i varchi di accesso sono stati apposti i sigilli, su ordine del magistrato di turno. Una delle ipotesi è che lui abbia tentato di togliersi la vita: rimane da capire se questo è avvenuto dopo aver ucciso mamma Margherita, in un caso quindi di omicidio-suicidio tentato, oppure per la disperazione di averla ritrovata morta, magari in seguito a un malore. Sembra comunque escluso al momento il coinvolgimento di altre persone. "Sono al vaglio gli elementi acquisiti al fine di ricostruire la dinamica dell’accaduto. È stata disposta l’autopsia dell’anziana donna, che verrà eseguita giovedì", si limita a rispondere Ezio Domenico Basso, il procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco. Corrado Paroli, è genero di Stefano Galli, il consigliere regionale leghista scomparso nel 2021 all’età di 63 anni, dopo essere stato travolto dallo scandalo della rimborsopoli lombarda. Sia lui che il suocero erano stati tra i pochi condannati in via definitiva per le spese pazze in Regione Lombardia. Al centro dell’inchiesta proprio il pagamento a carico dei contribuenti del pranzo di nozze da 6mila euro e 103 invitati nella primavera del 2010 con Verdiana, figlia del consigliere lombardo, oltre alla sua nomina a consulente elettorale nonostante fosse un operaio alla Norda.
Daniele De Salvo