REDAZIONE LECCO

Gilardi, un degente “scomodo” agli Istituti riuniti Airoldi e Muzzi

Lecco, il presidente Giuseppe Canali: "Basta con il massacro mediatico e il clima intimidatorio"

A casa sua non può tornare, perché occupata abusivamente e in rsa non lo vogliono più. I dirigenti degli Istituti riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco, dove ormai da sei mesi l’80enne professor Carlo Gilardi di Airuno è ricoverato in maniera coatta, chiedono venga trasferito. Loro, tutti gli operatori sanitari, gli altri anziani e i familiari non ne possono più delle presunte rivelazioni in tv da parte di sedicenti oss e inservienti sul trattamento riservato all’ospite "scomodo", delle accuse di costringerlo in camera sua come un recluso e di non consentirgli nemmeno di leggere o scrivere, tanto meno delle ripetute manifestazioni di protesta fuori dalla struttura l’ultima delle quali ieri, degli attivisti, che nemmeno sono suoi parenti, incatenati ai cancelli della casa di riposo, dei raid di facinorosi per tentare di raggiungerlo come accaduto nei giorni scorsi, delle interrogazioni parlamentari come quella della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. "Basta con il massacro mediatico a cui quotidianamente in modo superficiale e irresponsabile siamo sottoposti – si sfoga Giuseppe Canali presidente degli Iram -. Basta con le menzogne. Basta con il clima intimidatorio con cui siamo costretti a misurarci". Tutto tra l’altro in palese violazione della privacy del professor Gilardi, dei dipendenti della casa di riposo e degli altri ospiti. "Doveva essere una situazione temporanea e provvisoria, assunta a sua tutela per ristabilire l’ordine e la legalità tra le persone con cui era solito vivere -. prosegue Giuseppe Canali –. Eppure la situazione è ancora non solo senza soluzione ma anche senza alcuna tangibile prospettiva risolutoria". Da qui l’appello all’amministratrice di sostegno Elena Barra e al giudice tutelare Marta Paganini perché trovino un’altra sistemazione. "Nel frattempo noi continuiamo a fare il nostro quotidiano dovere e a prendercene cura con la massima attenzione, sia a livello sanitario che socio-assistenziale", assicurano dall’Airoldi e Muzzi, da dove il primo a volersene andare per tornare nella sua Airuno e nella sua casa del Cerè è proprio il professor Carlo Gilardi. Daniele De Salvo