DANIELE DE SALVO
Cronaca

Guzzi, il marchio dell’aquila celebra un secolo di storia

Mandello del Lario, Roberto Colaninno presidente del gruppo Piaggo: "Capacità innovativa e coraggio nell’anticipare i tempi spiegano il successo"

di Daniele De Salvo

Un secolo di Moto Guzzi, un secolo di storia italiana e degli italiani. La Guzzi quest’oggi compie 100 anni. E’ nata il 15 marzo 1921, partorita dall’armatore genovese Manuele Vittorio Parodi, dal figlio Giorgio aviatore veterano della Prima e della Seconda guerra mondiale e dal commilitone della Regia aviazione Carlo Guzzi, che l’hanno dedicata all’amico Giovanni Ravelli, anche lui pilota d’aerei, morto un paio d’anni prima durante un collaudo. Proprio in suo onore lo stemma della Regia marina militare dell’Aquila dorata con le ali spiegate è diventato il simbolo della casa motociclista di Mandello.

Sono 100 anni di ingegneria, di tecnica, innovazioni come la prima galleria del vento per moto, corse, 3.329 vittorie, 14 titoli mondiali di velocità e 11 tourist trophy; sono 100 anni anche di sconfitte, a volte di fallimenti, ma sempre di capacità di riscatto e di spiccare ogni volta il volo sempre più in alto. "I cento anni di Moto Guzzi rappresentano un momento di grande orgoglio per tutta l’industria italiana, non solo motociclistica – commenta Roberto Colaninno, presidente e ad del Gruppo Piaggio, che nel 2004 ha rilevato la casa dell’Aquila salvandola dall’estinzione -. Capacità di innovazione, coraggio nell’anticipare i tempi, spirito competitivo, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni ad un rapporto unico con il suo territorio. Dal 1921 a oggi ogni Moto Guzzi che ha percorso le strade del mondo è, infatti, nata nello stabilimento di Mandello, proprio lì dove la storia è cominciata esattamente un secolo fa. E tutto ciò continuerà anche nel suo secondo secolo di storia. Un’eccellenza tutta italiana che ha fatto la storia del nostro Paese senza mai invecchiare". Per questo non avrebbe potuto esserci modo migliore per festeggiare che intonare i "tanti auguri" con il rombo dei motori dei modelli che hanno fatto la storia della Guzzi e dell’Italia: una speciale Normale del 1922, la mitica MGS 01 che ha sbancato le corse riservate alle bicilindriche, la 250 del ‘38 protagonista della Milano-Taranto, la Corsa 4 Valvole 500 del 1924, la serie Stornello, il Falcone della Polizia stradale, la mitica California 850, la serieV7, le Guzzi Le Mans, la Guzzi 500 8 Cilindri, la 250 Compressore del ‘39... che ieri mattina davanti al cancello rosso dello stabilimento mandellese hanno risuonato all’unisono come un’orchestra in una sinfonia. Il compito degli onori di casa è spettato al sindaco Riccardo Fasoli, affiancato dai volontari del Comitato Mandello Città dei Motori e da collaudatori, preparatori, piloti epici come Luciano Gazzola, Renato Pasini, Cesare Micheli, Enrico Cereda, Bruno Scola e, a distanza, l’ingegnere 94enne Enrico Cantoni e il driver 89enne Angelo Tenconi. Questa sera in diretta streaming verrà invece presentato un documentario con le testimonianze di chi in Guzzi ha lavorato realizzato dal giovane videomaker 20enne Yuri Palma, mentre la vera grande festa è in programma a settembre con le Giornate mondiali Moto Guzzi. "Abbiamo voluto ugualmente proporre questi primi eventi per festeggiare i cento anni di Moto Guzzi, che rappresentano per Mandello un momento storico", spiega il sindaco.