
I conti abbattono i campanili Polizia provinciale, la svolta Convenzione fra Como e Lecco
È più di trent’anni che le province di Como e Lecco hanno preso due strade diverse, ma adesso è arrivato il tempo di un parziale retromarcia imposto dalle necessità di bilancio e dalla difficoltà di controllare due territori immensi con un personale, il corpo di Polizia provinciale, ormai ridotto all’osso. Così i due presidenti Fiorenzo Bongiasca per Como e Alessandra Hoffman per Lecco hanno deciso di mettere da parte i campanilismi e gestire in forma associata il servizio, così da ottimizzare l’impiego delle risorse attualmente in servizio in entrambi gli enti. "Si tratta di funzioni di difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente, protezione di flora, fauna, parchi e riserve naturali nonché la prevenzione delle calamità naturali - spiegano i due enti - Le aree contigue al confine tra le province di Como e Lecco sono caratterizzate da una particolare rilevanza ambientale e ricomprendono le acque comuni del Lario, del lago di Pusiano e del fiume Adda, oltre al Comprensorio alpino di caccia interprovinciale della Penisola Lariana, il Parco regionale Valle Lambro e la Riserva naturale del Pian di Spagna-Lago di Mezzola. Per questo si è ritenuto opportuno prevedere adeguate forme di collaborazione tra i due corpi di Polizia locale delle nostre due Province". L’obiettivo è potenziare e coordinare le attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi e i reati commessi a danno del patrimonio ambientale e faunistico nei territori contigui. Grazie all’intesa gli agenti della Polizia di Como potranno compiere operazioni anche nella provincia vicina e viceversa, in collaborazione con i colleghi o anche da soli.
Roberto Canali