
La sindaca di Colico chiede una riflessione sul fenomeno ai suoi concittadini. La retata fra droga, armi e accampamenti diventa un viaggio nell’abisso .
Non solo una retata, ma un vero e proprio viaggio nell’abisso di coloro che si drogano e nell’indifferenza di chi li ignora, come se non esistessero. Gli agenti della Polizia locale dell’Alto Lario del comandante Edoardo Di Cesare, con i colleghi di Meda e Cernobbio, e i volontari della Protezione civile comunale e degli alpini si sono addentrati nel boschi dello spaccio tra Colico e Dorio. Cerate per ripararsi dalla pioggia o dal sole, batterie per auto per alimentare impianti elettrici di fortuna, bombole del gas per accendere fornelli da campo su cui cucinare anche la droga, materassi sudici su cui dormire... è quello che hanno trovato in quell’inferno di disperazione e tossicodipendenza. E poi pentole, stoviglie, materassi, patate, succhi di frutta... Su un tavolino in plastica da campeggio invece della polvere bianca: è cocaina abbandonata in fretta e furia da chi la stava tagliando. Ma anche un arsenale di armi, coltelli e machete soprattutto, però pure pistole, oltre a biciclette e monopattini rubati. Il bilancio dell’operazione è di dieci accampamenti smantellati, utilizzati sia dagli spacciatori, sia dai loro clienti, spesso reclutati come vedette o galoppini in cambio di qualche dose. Più di 10 le tonnellate di rifiuti sgomberati. "Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’operazione – sono le parole della sindaca di Colico, Monica Gilardi – Una riflessione, condivisa con il comandante della nostra Polizia locale, tuttavia è doverosa: un così alto numero di acquirenti e consumatori di droghe pesanti, anche giovani ragazze, che in alcuni casi vivono nei boschi, che alimentano e sostengono questo odioso fenomeno, non possono passare inosservati a familiari, amici conoscenti, ma nemmeno a tutti gli altri. Invito tutti i cittadini a farsi parte attiva e sensibile e a non ignorare, né tollerare più che il nostro bel paese venga sfregiato in questo modo e che i suoi abitanti siano vittime, ma in parte anche carnefici di tutto ciò che ruota intorno allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti". I carabinieri a Olginate hanno invece arrestato due spacciatori stranieri di 22 e 26 anni. Li hanno catturati durante un blitz per sgomberare un’immobile occupato abusivamente: avevano un etto tra hashish e cocaina e 2.800 euro in contanti, ma sono già liberi.