DANIELE DE SALVO
Cronaca

I “Luoghi del cuore“ firmati Fai. Il traghetto leonardesco sull’Adda è il più amato dai lombardi

Imbersago, è sul secondo gradino del podio nel Belpaese. Sono 19mila i voti online. Con la vittoria si otterrebbero finanziamenti.

Tra gli sponsor del Traghetto l’unico rimasto costruito in base al progetto originario di Leonardo c’è il sindaco

Tra gli sponsor del Traghetto l’unico rimasto costruito in base al progetto originario di Leonardo c’è il sindaco

È il più amato dai lombardi, il secondo dagli italiani. Naviga veloce il Traghetto di Imbersago, non solo tra una sponda e l’altra dell’Adda sospinto dalla corrente del fiume, ma anche nella classifica dei Luoghi del cuore del Fai. Grazie ai quasi 19mila voti online, è al primo posto del censimento dei luoghi da non dimenticare e salvaguardare in Lombardia e al secondo posto della graduatoria nazionale.

Davanti c’è solo la Fontana antica di Gallipoli, in Salento in Puglia con 40mila voti, dietro, di misura il Parco regionale archeologico di Cava ispica a Modica, in provincia di Ragusa in Sicilia, patrimoni culturali certamente molto più conosciuti di una piccola storica imbarcazione utilizzata per solcare il fiume tra la Brianza e l’Isola bergamasca. Per tentare la scalata al primato italiano, o almeno consolidare la posizione, c’è ancora un mese e mezzo di tempo, fino al 10 aprile. Tra gli sponsor del Traghetto, l’unico rimasto costruito in base al progetto originario di Leonardo da Vinci, c’è certamente il sindaco Fabio Vergani, che, pur di rimetterlo in acqua e trasportare turisti da una parte all’altra, ha preso la patente da barcaiolo. E ci sono anche i rappresentanti del Parco Adda Nord: "Sosteniamo la candidatura del Traghetto di Leonardo di Imbersago – spiegano -. ll posizionamento nelle prime venti posizioni permette di ottenere anche fondi in denaro da investire per un progetto di valorizzazione del bene candidato", spiegano.

Il premio eviterebbe che il Traghetto di Imbersago sulla distanza possa fare la fine di un altro traghetto leonardesco, quello di Olginate, lasciato a marcire per decenni e poi rottamato. Una storia che, purtroppo, si è così persa.

Daniele De Salvo