DANIELE DE SALVO
DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il discount della droga lungo la Ss 36, business da 5mila euro al giorno

Pronti a tutto per una dose. Anche a morire. Come l’eroinomane di 35 anni sfregiata irrimediabilmente al volto con...

Un carabiniere con il cane per rintracciare la droga La zona battuta dai militari è a ridosso della Ss 36 tra Nibionno e Rogeno

Un carabiniere con il cane per rintracciare la droga La zona battuta dai militari è a ridosso della Ss 36 tra Nibionno e Rogeno

Pronti a tutto per una dose. Anche a morire. Come l’eroinomane di 35 anni sfregiata irrimediabilmente al volto con cocci di una bottiglia di birra da uno spacciatore perché gli ha rubato qualche grammo di "nera". O il suo amico di 40 anni, anche lui tossico, steso con un pugno in faccia e rimasto in coma per un mese e mezzo dopo aver picchiato la testa sull’asfalto. Poi c’è chi si prostituisce, anche senza protezione, pur di racimolare i soldi per la droga; chi si riduce sul lastrico; chi picchia i genitori; chi ruba; chi va dagli spacciatori con i figli piccoli al seguito. Uomini, donne, italiani, stranieri, giovani e giovanissimi, anziani, manovali, imprenditori... È uno spaccato di disperazione quello che emerge dagli atti d’inchiesta sui sei spacciatori individuati dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Merate, che avevano trasformato la zona a ridosso della Ss 36 tra Nibionno, Costa, Garbagnate e Rogeno in un discount della droga aperto 24 ore su 24. Quattro di loro sono stati arrestati, due sono latitanti. Hanno tra i 22 e i 43 anni il più grande, che era anche il capo del gruppo. Frequentavano il bazar dello sballo proibito a cielo aperto clienti di ogni tipo, nazionalità, età, estrazione sociale appunto, ma tutti accomunati dall’irrefrenabile necessità di sniffare, fumare, spararsi in vena sostanze di ogni genere. "Abbiamo accertato oltre 100 cessioni giornaliere di ogni tipo di droga – spiega il capitano Giovanni Casamassima, comandante dei carabinieri della Compagnia di Merate -. Nelle giornate meno fortunate gli spacciatori incassavano minimo 3mila euro, in quelle buone oltre 5mila". Gli investigatori hanno identificato, fermato e verbalizzato una cinquantina di acquirenti, ascoltato le loro storie, accolto il loro sfogo, spesso consolato il loro pianto una volta resisi conto di un’esistenza sfuggita di mano ma che non sanno più come uscire da quella spirale per ricominciare. D.D.S.