DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il futuro del Mandic: "Mai pensato a chiusure o riduzioni dell’offerta"

Merate, l’assessore lombardo al Welfare Bertolaso sul tema ospedale . La risposta al consigliere regionale di Sinistra Italiana Onorio Rosati.

"Non abbiamo mai ipotizzato la chiusura, la conversione o la riduzione dell’offerta dell’ospedale di Merate". Parola dell’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso, in risposta al consigliere regionale di Sinistra Italiana Onorio Rosati, che, con una interrogazione, gli ha chiesto conto sul presente e il futuro del San Leopoldo Mandic di Merate. L’assessore non nega le difficoltà, che hanno portato allo smantellamento di reparti e servizi. Assicura però che la decisione di ridimensionare alcune strutture non è stata una scelta voluta, né una precisa volontà o strategia politica, anzi. Semmai è stata dettata al "contesto generale, diffuso a livello nazionale, che ha determinato una carenza di risorse umane che si ripercuote sull’attività erogata". E ancora: "Siamo costantemente impegnati nel mettere in campo una risposta strutturata alla situazione". La risposta è anche una indicazione chiara a Paolo Favini, direttore generale in scadenza di mandato dell’Asst di Lecco cui fa capo il presidio brianzolo, a non depotenziare ulteriormente l’ospedale né cercare di trasformarlo da ospedale di primo livello per acuti in un centro per malati cronici. Nonostante ciò il manager a cui è affidata la sanità pubblica provinciale starebbe per decretare un’altra serrata, quella del punto nascita del San Leopoldo Mandic. I parti sono infatti troppo pochi: a fine anno non arriveranno nemmeno a 250, a fronte di una soglia minima di 500 indicati dagli esperti dell’Oms.

C’è preoccupazione pure che manchino le condizioni idonee per fronteggiare eventuali emergenze e complicanze che dovessero manifestarsi durante travagli a rischio. Chiede il drastico provvedimento pure Anna Cogliardi, 57 anni, la nuova primaria di Pediatria del nosocomio brianzolo, unica candidata rimasta in lizza dopo le dimissioni della sua predecessora facente funzione Francesca Cortinovis. Per portare a termine l’operazione di smantellamento del nido della cicogna che sempre più raramente passa di lì, il dg avrebbe chiesto aiuto sia alla primaria facente funzione dimissionaria, sia alla collega di Ginecologia pure lei facente funzione e anche lei dimissionaria Tiziana Dell’Anna, che al più esperto primario di Rianimazione Davide Guzzon, che tuttavia, non intenderebbero prestarsi alla manovra.