Il futuro del passato di Abbadia Lariana lo progettano e disegnano studenti e professori del Politecnico di Lecco. È stato un successo il workshop internazionale al campus di Lecco organizzato dai ricercatori del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito del Politecnico di Milano, dedicato alla conservazione e valorizzazione dell’ex Setificio Monti di Abbadia. È l’edificio originario dove, nel 1818, il setaiolo milanese Pietro Monti trasformò l’antico follo da pannilani con annessa roggia a ruota idraulica in un filatoio per seta, ampliandolo poi nel 1869 con un allevamento e la filatura dei bozzoli. Dal 1978 il setificio, chiuso dal 1934, è comunale e dal ‘98 ospita un museo.
Diverse le proposte elaborate e presentate. L’evento ha unito Italia e Stati Uniti, con professori, studenti e ricercatori del Politecnico e della Ball State University in Indiana. Guidati dai professori Jonathan Spodek della Ball State University ed Elisabetta Rosina, docente di Restauro architettonico del corso di Ingegneria edile e Architettura del Polo di Lecco, i partecipanti hanno elaborato soluzioni innovative e sostenibili per la conservazione e il riuso dello storico complesso industriale.
A supportare i lavori dei coordinatori, i professori Paola Branduini e Daniel Marcucci della Virginia Tech, per gli aspetti paesaggistici, e l’ingegner Hoda Toussi, per i temi legati alla rigenerazione urbana e turistica. In aula anche il sindaco Roberto Sergio Azzoni e l’assessore alla Cultura Elisa Cirillo, che hanno fornito tutta la documentazione necessaria. Ora gli studenti svilupperanno ulteriormente le proposte durante le loro ricerche e nelle loro tesi di laurea.
D.D.S.