"E io pago!", esclamerebbe probabilmente Totò, come nel suo film "47 morto che parla". A pagare l’errore dei progettisti del Comune di Lierna, sono tutti i contribuenti lombardi e con loro i commercianti, gli artigiani e gli industriali che lavorano nel piccolo paese sul lago di Como. L’intervento “per la ripresa economica“, la ripresa la blocca: si tratta della sostituzione della griglia e la realizzazione di un tombotto nel sottopasso ferroviario, per evitare allagamenti e favorire il deflusso della pioggia. È costato 140mila euro, di cui 100 mila finanziati dalla Regione. Tuttavia non solo l’acqua non defluisce in caso di forti temporali, ma dal sottopasso non possono più passare veicoli alti 4 metri o anche meno, che invece prima ci passavano, poiché il piano stradale è stato alzato di alcune spanne. Sulla questione, il consigliere regionale dem lecchese Gianmario Fragomeli (nella foto) ha chiesto conto con un’interrogazione in Regione.
Dal Pirellone gli hanno risposto che la responsabilità è tutta del Comune. "Secondo la Regione le criticità sono in qualche modo colpa del Comune – spiega il consigliere dem –: mi è stato spiegato che la Regione si limita a svolgere l’istruttoria attinente alla documentazione progettuale trasmessa dai beneficiari e che il Comune di Lierna, come ente proprietario e gestore della strada comunale, è il soggetto cui è spettata “l’individuazione delle tipologie di intervento sulla rete stradale di propria competenza e le necessarie valutazioni circa le possibili ripercussioni sulla viabilità locale“, e questo non mi sta bene".
Daniele De Salvo