
Lecco, Giuseppe Vitale è stato arrestato accusato per permessi facili grazie al suo lavoro all’ufficio Immigrazione del capoluogo lariano .
"Un illecito gravissimo, se confermato". È quello che avrebbe commesso Giuseppe Vitale, poliziotto di 48 anni in servizio all’Immigrazione della questura di Lecco, originario di Nocera Inferiore ma che abita a Tartano, in provincia di Sondrio, arrestato mercoledì per il sospetto che abbia intascato decine di migliaia di euro da stranieri extracomunitari in cambio di permessi di soggiorno facili e preferenziali. "Un illecito gravissimo – secondo i volontari e gli operatori dell’associazione Les Cultures che dal 1993 si occupano di integrazione internazionale - perché nei confronti di persone vulnerabili e che difficilmente riescono a difendere i loro diritti, a partire dalla possibilità di richiedere asilo in Italia, di ottenere il rinnovo del loro permesso di soggiorno o di acquisire l’autorizzazione ai ricongiungimenti familiari". E poi perché a commetterlo sarebbe stato appunto un "appartenente alla Polizia di Stato", come lo definisce Ezio Domenico Basso, procuratore capo di Lecco. Oltre che agente di Polizia, ora sospeso, il 48enne è anche consigliere comunale di minoranza nel paese dove risiede: nel 2022 era candidato sindaco ma ha ottenuto soli 14 voti. Nel 2009 si era candidato, sempre senza successo, primo cittadino anche a Forcola, incassando 44 schede e meno del 10% dei consensi. Prima del trasferimento a Lecco, il poliziotto era finito a processo per immagini e video hard e sfruttamento della prostituzione, salvo poi essere assolto in Cassazione perché la protagonista delle immagini che lui girava e vendeva in rete e degli incontri che lui organizzava per arrotondare lo stipendio, svolgeva l’attività "in assoluta libertà". A difenderlo, allora come oggi, l’avvocato di fiducia Francesco Romualdi, che ieri l’ho ha assistito durante l’udienza di convalida del fermo. Una volta riammesso in servizio, ma altrove, a Lecco appunto, per "incompatibilità ambientale" in Questura a Sondrio, l’agente è stato assegnato all’Immigrazione, un settore molto delicato. I suoi "clienti" sarebbero stati quelli che si rivolgevano alla Dueemme, un’agenzia di consulenza per pratiche burocratiche. D.D.S.