DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il quarto ponte sarà a due corsie: c’è il progetto e ora anche i soldi

Lecco, l’annuncio in consiglio comunale del sindaco Gattinoni divide il territorio

Il ponte intitolato al Manzoni, il terzo per i lecchesi

Lecco, 8 novembre 2023 – Andata e ritorno sul futuro ponte di Lecco. Il futuro nuovo quarto ponte di Lecco, che verrà realizzato accanto al Terzo ponte Manzoni della Statale 36 (gli altri due  sono il ponte Kennedy e il ponte Azzone Visconti) permetterà sia di entrare nella città dei Promessi sposi, sia di uscire.

Lo annuncia il sindaco Mauro Gattinoni dall’aula del Consiglio comunale a Palazzo Bovara: "Il progetto prevede che il ponte sia già predisposto per entrambi i sensi di marcia, in ingresso e in uscita”. A garantirglielo è stato Nicola Prisco, responsabile per la Lombardia di Anas, che ha incontrato insieme alla presidente provinciale Alessandra Hofmann, all’assessore lombardo Maria Claudia Terzi e al sottosegretario regionale Mauro Piazza.

Ovviamente prima occorrerà realizzare gli svincoli di accesso e uscita, sia sulla sponda lecchese dell’Adda, sia soprattutto sul versante di Pescate. Originariamente il nuovo ponte avrebbe dovuto essere solo in ingresso verso Lecco: la corsia di uscita verrà realizzata al posto della pista ciclabile prevista nelle tavole iniziali. Il costo non varierà di molto: si aggirerà sempre attorno ai 35 milioni già stanziati, sebbene occorra trovare altri 100mila euro per il peduncolo di raccordo tra la ex Statale 36 nel tratto della Sp 72 e la Super Milano–Lecco sulla sponda pescatese. Non si allungheranno neppure i tempi di durata dell’intervento: 22 mesi.

Mentre il primo cittadino di Lecco accelera ed esulta per il risultato che potrebbe aiutare a migliorare la difficile situazione viabilistica lecchese con una nuova porta di accesso e soprattutto di uscita, separando il traffico locale e quello di attraversamento, da Villa Locatelli invece frenano e smorzano i facili entusiasmi, soprattutto per non indispettire il sindaco di Pescate Dante De Capitani, contrario al raddoppio.

"Qualsiasi richiesta dovrà avere l’assenso di tutte le istituzioni coinvolte, compreso il Comune di Pescate – spiegano la presidente Hofmann e il suo vice delegato alla Viabilità Mattia Micheli -. La nuova rampa da Pescate a Lecco è strategica per tutto il territorio e l’opera non dovrà subire rallentamenti o interruzioni". E rimproverano il sindaco di Lecco: “Non considera le esigenze di tenere unito tutto il territorio in questo importante momento storico”.