
Il trapper Baby Gang
Baby Gang è stato messo al bando da Lecco. Dopo Milano e la riviera romagnola, il trapper Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib di 20 anni compiuti a luglio, nato a Lecco, figlio di madre marocchina e padre egiziano, non potrà più mettere piede nella sua città d'origine. Il questore di Lecco Alfredo D'Agostino contro di lui ha firmato un foglio di via, con il divieto di ritorno nel comune di Lecco. Lo annuncia lo stesso musicista, che ora risiede ufficialmente a Sondrio ma è ospite in una comunità per giovani problematici di Vimodrone, con una storia su Instragram tramite cui ha divulgato il provvedimento. “Mo state esagerando” il suo commento. Quello che non ha diffuso sono però le motivazioni del provvedimento, in cui si spiega la “pericolosità sociale” e i suoi precedenti. Baby Gang a Lecco è già stato infatti denunciato per istigazione a delinquere per aver girato alcuni video in cui imbraccia armi in stile narcors, sfotte poliziotti e carabinieri e inneggia alla violenza e al crimine. Nonostante il precedente il trapper, protagonista di una guerriglia urbana a San Siro ad Aprile e di disordini a Riccione per l'annullamento di un suo concerto, per il video del suo ultimo singolo, che si intitola proprio “Lecco city” ha nuovamente scelto Lecco come location, tornando ad imbracciare pistole, lupare e Kalasnikov. “Avviso che Baby Gang gira tranquillo e sereno per i locali di Milano e Lecco. Nessuno potrà cacciarmi dalla città dove sono nato e cresciuto”, aggiunge inoltre sempre tramite social. Per discutere del caso il prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha convocato anche un apposito vertice, mentre in municipio è stata presentata un'interrogazione da discutere in consiglio comunale. Intanto però iscritti e visualizzazioni sulla sua pagina di Yuoutube continuano a impennarsi.