DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il varo sul fiume Adda. Tra una riva e l’altra con lo storico traghetto: "Ora serve il timoniere"

Il sindaco Vergani ha guidato l’imbarcazione, domenica prossima si replica

Il sindaco Vergani ha guidato l’imbarcazione, domenica prossima si replica

Il sindaco Vergani ha guidato l’imbarcazione, domenica prossima si replica

IMBERSAGO (Lecco)

Il genio di Leonardo da Vinci ha preso di nuovo il largo. Dopo essere rimasto per quasi due anni ormeggiato, causa mancanza di un barcaiolo, ieri il traghetto progettato dal più estroso inventore di tutti i tempi già nel 1503 è tornato a solcare l’Adda tra Imbersago, riva lecchese, e Villa d’Adda, riva bergamasca. Al timone il sindaco Fabio Vergani, salpato con mezz’ora d’anticipo rispetto al varo programmato, poiché su entrambe le sponde molti curiosi aspettavano il nocchiero già di prima mattina.

"Il traghetto di Imbersago è il simbolo del nostro territorio – spiega –. Era fermo da troppo tempo, dovevamo farcene carico". Prima di sciogliere le cime e levare l’ancora, il sindaco traghettatore ha dovuto studiare e superare l’esame per ottenere la licenza di barcaiolo e conducente di un mezzo di trasporto pubblico, come un autista di bus o un taxista, oltre che addestrarsi in acqua e rimboccarsi le maniche per garantire una navigazione sicura all’imbarcazione e ai passeggeri. A fine giornata il nuovo Caronte dell’Adda, affiancato dal nostromo Fabio Mapelli, presidente della Pro loco imbersaghese, ha attraversato il fiume un centinaio di volte, madido di sudore per il caldo e stanco morto per la fatica di salpare e attraccare a forza di braccia, ma entusiasta.

"Le condizioni dell’Adda sono state generose per la discreta corrente che ha permesso al traghetto di attraversarla quasi in totale autonomia – racconta il lupo di fiume –. Certo, bisogna posizionare la pala del timone nella giusta inclinazione e far virare il traghetto in prossimità degli approdi, ma ho imparato abbastanza facilmente". Il traghetto, a parte l’abbrivio iniziale, si muove infatti solo grazie alla corrente e, se serve, facendo leva sulla fune tesa da una riva all’altra a cui è assicurato. "È privo di motore – conferma il sindaco –. È antesignano dei mezzi completamente ecologici". Domenica prossima e a settembre il traghetto navigherà di nuovo, capitanato sempre dal primo cittadino, in attesa di reclutare un traghettatore in pianta stabile. Intanto, fin che il traghetto va, lascialo andare, fin che la corrente c’è, tu non remare.