
La statua di Papa Giovanni XXIII compie sessant'anni
Imbersago (Lecco), 22 ottobre 2022 - “Tutti i santuari di Maria mi sono cari, tanti ne visitai… ma ricordo con particolare affetto il santuario della Madonna del bosco, perché fu il sorriso della mia infanzia, la custodia e l’incoraggiamento della mia vocazione sacerdotale. Smpre ivi pellegrinai con sensi di viva e non attenuata tenerezza durante gli anni del mio lungo servizio di Nostro Signore, della sua Chiesa e delle anime… Il 24 agosto 1958 passai dalla madonna del Bosco a risalutarla per l’ultima volta, non presago affatto che quella mia messa domenicale sarebbe stata l’estremo addio dei miei occhi a quella statua benedetta. Ma il saluto degli occhi non fu saluto del cuore, perché il cuore le rimase e le rimane fedele”. Sono parole di Papa Giovanni XXIII, di cui venerdì prossimo, il 28 ottobre 1958, ricorre il 64esimo anniversario della sua elezione a 261esimo vescovo di Roma e pontefice della Chiesa cattolica. Proprio in suo onore, il 28 ottobre 1962, in occasione del quarto anno del suo mandato pontificale, è stata inaugurata una grande statua, che accoglie i fedeli in cima alla scala santa del santuario della Madonna del bosco a cui era devoto. Il grande monumento compie quindi 60 anni.
Il Papa Buono era infatti originario di Sotto il Monte, dove è nato il 25 novembre 1881, proprio dall'altra parte dell'Adda rispetto a Imbersago, dove si trova il santuario della Madonna del bosco, dove spesso da bambino si recava per pregare in pellegrinaggio, a piedi e utilizzando il traghetto leonardesco. Nel 1954, quando era ancora Patriarca di Venezia, il cardinal Angelo Roncalli, incoronò anche la statua della Vergine del santuario. Nel 1960, in segno di gratitudine e devozione, papa Giovanni XXIII chiese all'amico cadrinale di Milano Giovanni Montini, di offrire in regalo alla Madonna del bosco, una preziosa collana. "Lo dimostra il dono che ora per le mani di lei, signor cardinale, mi sono permesso di offrire a quel santuario, cioè la collana d’oro con croce di pietre rare per adornare il petto di Maria – recita la missiva di accompagnamento -. Questa collana mi fu offerta infatti dal Presidente della Repubblica Argentina, signor Arturo Frondizi, in occasione della sua nobile e graditissima visita. Signor cardinale! Allietiamoci insieme di questa edificazione di pietà mariana, che è motivo di pace festosa e incoraggiante per questa brava gente nostra, che dalle sue rive dell’Adda, sempre miti e tranquille ama volgere gli sguardi e le preghiere verso di lei la ''Regina e madre di misericordia''”.
La statua di Papa Giovanni XXIII
La proposta di erigere un monumento a Imbersago a papa Giovanni XXIII mentre era ancora in vita e in carica, è stata avanzata per primi da alcuni giovani del gruppo di Azione Cattolica di Missaglia nell’inverno tra il 1960 e il 1961. E' stata subito accolta con favore dal rettore del santuario dell'epoca, monsignor Ecclesio Terraneo, già segretario del cardinale Ildefonso Schuster. E' stata sostenura anche dall'allora arcivescovo di Milano cardinale Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI scelto come successore di Giovanni XXIII. La realizzazione dell'opera è stata affidata scultore Enrico Manfrini, lo “scultore dei papi”. Il monumento del Papa Buono è una maestosa statua in bronzo, alta 4 metri e del peso di 30 quintali. Lo hanno fuso o fonditori della Fonderia Artistica Battaglia di Milano.
La statua è stata portata a Imbersago la sabato 29 settembre 1962 per essere sollevata e deposta su un basamento in marmo di Candoglia, dono dei maestri della Fabbrica del Duomo di Milano. Ad occupaesi della messa a dimore sono stati gli opeari della ditta Enrico Ferrario di Merate, sotto la supervisione dell'architetto monsignor Enrico Villa della Curia arcivescovile ambrosiana e del capomastro Francesco Maggioni di Imbersago. Domenica 28 ottobre 1962 la solenne inagurazione, a pochi giorni dall’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II. Presenti alla cerimonia l'arcivescovo di Milano, 8 vescovi tra cui il vescovo di Bergamo, tutti i rappresentanti delle istituzioni politiche, civili e militari del territorio, i parenti del papa tra cui il fratello Zaverio, e almeno 30mila di fedeli.
Il 15 aprile 1963 , domenica in Albis, sono stati poi inaugurati i bassorilievi che ornano la base marmorea del monumento. Alla realizzazione dell’opera artistica hanno contribuito i fedeli di 150 parrocchie della Brianza, i cittadini di 30 paesi e almeno 1.600 benefattori. I bassorilievi raffigurano il piccolo Angelo Giuseppe Roncalli e la sua famiglia che si apprestano a salire la scala santa che conduce al santuario; il giovane seminarista e la madre, raccolti in preghiera davanti alla Madonna ; il patriarca di Venezia che depone una corona; papa Giovanni XXIII incoronato pontefice dopo l'elezione; papa Giovanni XXIII in preghiera davanti alla croce; infine papa Giovanni XXIII mentre promulga il Concilio Vaticano II. Il volume del Concilio Vaticano II è visibile anche nella mano sinistra dell'effige del pontefice.
La Madonna del bosco
Tradizione vuole che il 9 maggio 1617, sulla cima di un castagno, sia apparsa una bellissima e splendente signora a tre pastorelli che stavano portando le pecore al pascolo. Ai suoi piedi fece fiorire un bellissimo riccio con le castagne mature, nonostante fosse il mese di maggio. Il segno venne interpretato come un prodigio della Madonna per questo i fedeli costruirono subito la prima Cappelletta del miracolo, che resiste ancora oggi nella cripta o scurolo sotto il santuario eretto solo più tardi. Il santuario è stato infatti edificato in seguito, dopo la liberazione sempre nello stesso luogo di un bambino dalle fauci di un lupo, una grazia ottenuta dalla madre disperata. "Vergine santissima! Salva il mio bambino!", l'invocazione della madre alla Madonna. Il lupo si sarebbe subito arresto, mentre sopra un castagno e come seduta su di una nube, sarebbe nuovamente apparsa la Vergine, con Gesù bambino in braccio sulle ginocchia e ai lati due angeli.
Il santuario
Il santuario della Madonna del bosco è anche chiamato il santuario della Madonna del riccio. L'inaugurazione del primo santuario vero e proprio risale al 9 maggio 1646. Il progetto è dell'ingegner Carlo Buzzo. Il santuario era di forma ottagonale. Successivamente è stato ampliato e abbellito. Nel 1677è stato costruito un secondo ottagono su disegno dell'ignegner Francesco Castelli di Perego e alla fine dell'800 un terzo ottagono dell'altare maggiore, con la collocazione di una statua in legno. Proprio per volere di Papa Giovanni XXIII il santuario è una basilica romana. Nel 1755 il piazzale antistante il santuario è stato arricchito da una bellissima statua della Madonna in pietra, opera dello scultore Giudici di Viggiù. Ai piedi della Madonna un particolare delizioso: una pianticella di roselline rosse fiorisce in tutte le stagioni dell'anno.
Dal 1817 al 1824 i quindi i lavori per la costruzione della scala santa su disegno dell''ingnegner Luigi Rossi di Cassina Fra' Martino, frazione di Merate. La scalinata è stata rifatta totalmente tra il 1977 e il 1981 dopo essere stata distrutta da una frana. La scala santa è costituita da 349 gradini. In cima ad essi sorge la maestosa statua in bronzo del Papa Buono, che compie 60 anni. Nel complesso del santuario, affidato ai Padri oblati dell'istituto Sant'Ambrogio di Milano, è custodita anche la camera del Beato Cardinal Schuster. In tutto il santuario sono sparsi anche dentinaia di ex voto, testimonianza delle grazie ricevute dai pellegrini. L'ultima apparizione della Madonna del bosco risalirebbe al 1869. Al santuario della Madonna del bosco il maestro Ermanno Olmi ha girato parte del suo film “E venne un uomo” del 1965 incentrato sulla figura di papa Giovanni XXIII.
I festeggiamenti
Per celebrare il 60esimo “compleanno” della statua del Papa Buono, il pomeriggio di venerdì 28 ottobre alle 16 l'arcicescovo di Milano monsignor Mario Delpini celebrerà la messa, che si concluderà in processione davanti alla statua con la benedizione. Domenica, 30 ottobre, al termine di tutte le messe in programma alle 7, 8.30, 10, 11.30, 16 e 17.30, si svolgerà una processione alla statua. Lunedì 31 ottobre alle 20.45 infine durante la Notte di Ognissanti, ci sarà una veglia di preghiera.