Dodici fegati, 22 reni, 3 cuori, 4 polmoni, un pancreas donati e prelevati in un anno. Dal 2015, invece, i prelievi multiorgano sono stati 117. È il bilancio delle donazioni e dell’attività di prelievo negli ospedali dell’Asst provinciale di Lecco. Significa che, solo nel 2024, 42 persone in attesa di un trapianto hanno avuto la possibilità di una nuova vita grazie al gesto di civiltà e di generosità di pazienti, che sono mancati o dei loro familiari. Nell’ultimo decennio sono stati eseguiti anche 25 prelievi multiorgano e sono state prelevate 856 cornee. Per questo Marina Morgutti e Sergio Vesconi della Fondazione trapianti hanno consegnato una stella al merito al direttore generale della sanità lecchese Marco Trivelli, a Salvatore Alongi a capo del dipartimento di Emergenza e urgenza e a Francesco Raponi, coordinatore del centro locale di prelievo organo e tessuti.
Una stella al merito da condividere, come hanno sottolineato, anche con tutti i volontari dell’Aido. Ancora tanto, però, resta da fare nelle campagne di sensibilizzazione: su 24 potenziali donatori multiorgano, di cui 18 a cuore battente e 6 a cuore fermo, l’anno scorso sono stati effettuati solo 17 prelievi, 12 a cuore battente e 5 a cuore fermo, perché in vita è stato espresso il mancato consenso alla donazione o perché si sono rifiutati i loro familiari in assenza della manifestazione di una esplicita volontà.
Le opposizioni riscontrate nelle Rianimazioni sono il 21,1% nei presidi lecchesi, un dato certamente inferiore rispetto al 27% lombardo e al 30,5% italiano, ma comunque in crescita, come in Lombardia e in Italia. D.D.S.