Colico (Lecco), 11 dicembre 2023 – L’incendio che ha devastato un capannone di un’azienda di rifiuti speciali di Colico è sotto controllo, sebbene non ancora spento del tutto. Il vento ha inoltre spazzato via il fumo che ha invaso tutto il lago di Como fino a Lecco. Rimane però la paura di una possibile nube tossica. Per questo, fino a nuovo ordine, bisogna tenere chiuse porte e finestre e sono proibite attività all’aperto in tutti i paesi rivieraschi, da Colico fino a Lecco compresa. E’ una fascia lunga 35 chilometri, in cui abitano 100mila persone. I tecnici della squadra emergenze di Arpa Lombardia di Lecco e Sondrio stanno effettuando i rilievi con i colleghi del gruppo di supporto specialistico per misurare le concentrazioni nell’aria di diossine e idrocarburi aromatici, ma per i risultati ci vorrà qualche giorno.
Il rogo è scoppiato ieri mattina all’alba nello stabilimento della Seval, società di recupero di rae, pile e batterie esauste tra cui al litio altamente infiammabile, elettrodomestici e frigoriferi.
I precedenti
E’ la seconda volta in tre settimane: era già successo lo stesso solo il 19 novembre scorso. Gli investigatori del Nucleo investigativo dei vigili del fuoco stano compiendo accertamenti, ma sembra si sia trattato di incidenti in entrambe le occasioni. Per circoscrivere le fiamme sono stati mobilitati i vigili del fuoco di dieci squadre di Lecco, Bellano e Morbegno, tra cui della squadra Nbrc contro i rischi nucleari, batteriologici, chimici e radiologici. Hanno operato in condizioni estreme, in mezzo al fumo, con respiratori artificiali e bombole. "L’incendio è stato domato – hanno annunciato in serata da Arpa -. Le emissioni in aria sono ridotte in maniera significativa".