REDAZIONE LECCO

Incidente aereo inseguendo il record del mondo: Alberto Porto, operato a un occhio e dimesso, è tornato già in azienda

L’ultraleggero vittima di un bird strike sui cieli valtellinesi. L’aereo è stato recuperato e, secondo i tecnici della Porto Aviation Group, “è in condizioni di volare di nuovo”

Alberto Porto accolto alla Porto Aviation Group di Cremella

Alberto Porto accolto alla Porto Aviation Group di Cremella

Cremella (Lecco), 6 marzo 2025 –  Alberto ha l’occhio sinistro completamente bendato. Ci vorrà tempo prima che torni a vederci completamente e possa di nuovo volare ai comandi del suo Risen, ma l’intervento a cui è stato sottoposto è perfettamente riuscito, l’altro giorno è stato dimesso dall’ospedale e sta bene. È già andato a trovare ingegneri, tecnici, operai e tutti i suoi collaboratori della Porto Aviation Group di Cremella, la società aeronautica di cui è presidente e che ha fondato nel 2016, sebbene inizialmente come Aerotech Innovation.

Visita alla Porto Aviation Group

"Alberto a pochi giorni da quanto successo è venuto a trovarci – confermano proprio dalla Porto Aviation Group, pubblicando sui social una sua foto -. Ora ci possiamo tutti concentrare sulla prossima fiera”. È la Aereo Friedrichshafen, in programma in Germania ad aprile, una delle esposizioni tra le più importanti del settore.

Dettagli dell'incidente

Alberto Porto, italo-argentino di 58 anni, è il pilota reduce da un incidente aereo avvenuto settimana scorsa nei cieli della Valtellina, mentre stava cercando di omologare il nuovo record del mondo di velocità con un ultraleggero, un Risen Sv che lui stesso ha sognato, progettato e contribuito a costruire pezzo per pezzo, con il quale ha superato i 500 km all’ora. Con lui c’era anche Saby, 43 anni, la sua copilota e compagna di vita, uscita praticamente illesa dall’incidente.

Cause e indagini dell'incidente

Ad “abbatterli“ è stato un bird strike, cioè un impatto con un uccello: in seguito allo scontro una scheggia del canopy, cioè il tettuccio del velivolo, ha ferito Alberto ad un occhio, costringendolo ad azionare il paracadute a razzo di emergenza perché un tentativo di atterraggio alla cieca sarebbe stato un azzardo. Su quanto accaduto sono state comunque avviate di prassi due inchieste: una dei magistrati della Procura della Repubblica di Sondrio, l’altra degli investigatori dell’Ans, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. "L’aereo è stato recuperato – spiegano dalla Porto Aviation Group – È in condizioni di volare di nuovo, a conferma degli straordinari standard ingegneristici e di sicurezza del Risen”.