Il peggior incubo per le decine di migliaia di automobilisti che quotidianamente percorrono la Statale 36 del lago di Como si è materializzato. Ieri pomeriggio una 27enne l’ha percorsa contromano e ha provocato un incidente in galleria. Sia lei, sia la madre di 56 anni che le sedeva accanto, sono morte sul colpo. Abitavano a Garlate, ma erano originarie del Senegal. Lueve Maimouna avrebbe compiuto i 28 il 19 dicembre, sua mamma Sene Aida aveva festeggiato i 56 il 21 aprile scorso. Viaggiavano su una Dacia Sandero. Il guidatore della macchina su cui sono piombate invece è sopravvissuto.
Il ferito: "Ho visto i fari puntare verso di me"
È un 47enne di Seregno (Monza). È stato ricoverato in ospedale a Gravedona sotto shock: "Ho visto i fari puntare verso di me sempre più vicini, non ci credevo... poi il botto", ha raccontato ai soccorritori lo tiravano fuori dalle lamiere della sua Audi A6. Airbag e cintura lo hanno salvato. Il disastro annunciato, perché capita spesso che qualcuno viaggi contromano sulla 36, è successo nel pomeriggio, durante l’orario di punta di rientro a casa, a metà dei 2.759 metri di lunghezza della galleria Dervio in direzione nord verso Colico e Sondrio, tra lo svincolo di Bellano, dove tra l’altro c’è la caserma della Polizia stradale, e quello di Dervio. Sembra che la 27enne che ha innescato la carambola letale non abbia imboccato direttamente la Statale 36; avrebbe effettuato un’inversione a U proibita: forse si era accorta di aver sbagliato strada o di aver saltato l’uscita e stava tornando indietro, ma non potrà mai raccontarlo. "Le ho viste ferma in una piazzola con la freccia inserita per svoltare a sinistra – ha raccontato un testimone che le ha superate poco prima –. Ho avuto una brutta sensazione, quasi un presagio che sarebbe finita male"
Accertamenti sulla dinamica
«Gli accertamenti sono in corso", si limitano a comunicare dalla Polstrada. I soccorsi sono scattati immediatamente: i sanitari di Areu con due automediche, i volontari del Soccorso bellanese e del Soccorso degli alpini di Mandello in ambulanza, i vigili del fuoco di Lecco e Bellano, i poliziotti della Stradale, i tecnici di Anas. Un via vai di mezzi con sirene e lampeggianti accesi, a cui gli altri automobilisti bloccati in coda hanno fatto largo creando una corsia centrale d’emergenza. Per le due donne era tardi. Erano arrivate in Italia per lavorare, per un’esistenza migliore, per dare futuro ai loro familiari; hanno perso la vita in un tunnel della strada più trafficata e pericolosa del Nord Italia, che diventerà l’autostrada delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Ci sono volute ore per identificarle e ricomporre i loro corpi La carreggiata nord della Super è rimasta chiusa fino a tarda sera e il traffico è stato deviato sulla parallela Sp 72, unica alternativa alla 36.