REDAZIONE LECCO

Interdittiva antimafia, ma iI mobilificio del boss è ancora aperto

Il ritardo nella serrata già notificata e disposta dal prefetto Castrese dipende dai funzionari del Comune

Il mobilificio del boss è ancora aperto. Nonostante l’interdittiva antimafia emessa a inizio settimana dal prefetto di Lecco Castrese De Rosa, non è stato al momento chiuso il mobilificio "Arredomania" della Valletta Brianza, individuato come il quartier generale del 72enne compare Cosimo Vallelonga, nuovo padrino della ‘ndrangheta lecchese finito in manette a febbraio per traffico illecito di rottami radioattivi, evasione e frode fiscali, usura ed estorsioni e associazione a delinquere di stampo mafioso. "Il negozio è aperto e l’attività prosegue", conferma l’avvocato Alberto Baldo, legale di Andrea Vivenzi, 46 anni, genero del mammasantissima di cui ha sposato la figlia 40enne Laura, che ufficialmente è il titolare della società. Il ritardo nella serrata già ufficialmente notificata dipende dai funzionari dell’Amministrazione comunale del sindaco Marco Panzeri. "Le indagini svolte hanno consentito di accertare che l’attività non è altro che la storica impresa di fatto riconducibile a Cosimo Vallelonga", si legge in una nota diramata dalla prefettura. A eseguire gli accertamenti, basati su atti di inchiesta, visure camerali, certificati anagrafici, fedine penali e molto altro ancora, sono stati gli investigatori del pool antimafia locale coordinato dal viceprefetto Marcella Nicoletti. D.D.S.