Nibionno (Lecco), 24 dicembre 2024 – Si chiamava Ambra De Dionigi la giovane che l'altra notte è stata falciata da un pirata della strada sul controviale della Statale 36 a Nibionno. Ambra aveva 29 anni, li aveva compiuti da poco, e risiedeva a Pasturo. Ufficialmente era residente in Valsassina, ma la sua casa era il mondo. Una ragazza eccentrica, alternativa, solare, una sorta di hippy contemporanea, con qualche scelta di vita alle spalle forse discutibile, per lei stessa innanzitutto, ma buona, che conduceva la propria esistenza e compiva le proprie decisioni senza importunare né infastidire mai nessuno.
A investirla e ucciderla è stato il conducente di un furgone chiaro: il mezzo è stato immortalato da alcune telecamere installate in zona. Difficilmente l'investitore non si è accorto di averla investita, l'impatto è stato molto violento tanto da deturpare e sfigurare il volto di Ambra, abbandonata poi esanime in un fosso d'erba.
Se si fosse fermato, avesse provato a soccorrerla, o allertato i soccorsi, magari Ambra si sarebbe potuta salvare. Lo stabilirà l'anatomopatologo che verrà incaricato dell'autopsia. I carabinieri stanno cercando di rintracciare il pirata. Non sarà facile: il buio, le immagini sgranate, i pochi elementi disponibili. La speranza è che almeno a Natale ritrovi l'umanità che ha smarrito e si costituisca.