DANIELE DESALVO
Cronaca

Iris Bielli, promessa dell’alpinismo a 19 anni: conquista una nuova via sulla Marmolada

Merate, l’annuncio è arrivato da Della Bordella con i compagni Faletti e Giordani Bielli. La studentessa di Ingegneria dopo il traguardo: "Faccio ancora fatica a crederci"

Iris Bielli

Merate (Lecco) – Da pulcino ad aquila. La promessa dell’alpinismo italiano sta imparando a spiccare il volo. La 19enne di Merate Iris Bielli è fra i protagonisti di una bella storia di alpinismo: l’apertura di una nuova via (chiamata Madre roccia) lungo la parete sud della Marmolada.

Presenta una sviluppo di circa 900 metri con altissime difficoltà. Con lei c’erano arrampicatori di razza, che le stanno insegnando a volare sempre più in alto: i fortissimi Matteo Della Bordella, ex presidente dei Ragni di Lecco, Massimo Faletti e Maurizio Giordani.

L’impresa sul tetto delle Dolomiti è stata compiuta durante la seconda settimana di formazione del progetto Cai Eagle Team, una sorta di dream team della montagna di cui la giovanissima brianzola fa parte insieme ad altri 14 ragazzi e ragazze. I maestri tra gli altri, oltre a Matteo, sono Luca Schiera e David Bacci, il presidente Club alpino accademico italiano Mauro Penasa, l’istruttrice nazionale di alpinismo Caterina Mazzala, l’aspirante guida Federica Mingolla e la guida del Cervino François Cazzanelli. "Legarmi in cordata con Matteo, Maurizio e Massimo e aprire la mia prima via... faccio ancora fatica a crederci" racconta emozionata Iris, che è una studentessa di Ingegneria ambientale e del territorio. Il risultato è una via bella e logica, che sale sfruttando i punti deboli di questa sezione di parete.

"Fin dall’inizio abbiamo avuto modo di passare ai ragazzi le nozioni sull’apertura di vie dal basso- spiega Matteo -. Uno degli scopi principali del Cai Eagle Team è quello di fornire gli strumenti e le competenze perché nel prossimo futuro possano immaginare, disegnare e aprire le loro vie. La scelta per l’ascensione è ricaduta su Iris la più giovane".

L’idea della via è stata dell’alpinista trentino Maurizio Giordani. "Essere già riusciti con un progetto così impegnativo significa molto", prosegue Matteo, che settimana scorsa con Iris è tornata in parete sulla nuova via per liberare singolarmente tutti i tiri.

Il prossimo obiettivo? "Sarebbe bello aprire una via dell’Eagle Team – risponde Iris -. Un progetto a cui partecipano tutti i ragazzi unendo i diversi stili di apertura. Siamo un bel gruppo, affiatato. Stiamo imparando a conoscerci, sia nella vita quotidiana che in parete. La via racconterebbe la nostra storia e del progetto".