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Cronaca

Un guasto dietro l’incidente al jet militare caduto sul Legnone il 16 marzo 2022: il video dei soccorsi

Le operazioni di recupero del pilota

Colico (Lecco) – Un'avaria improvvisa, non un errore umano. Il jet militare che il 16 marzo del 2022 è precipitato sul Legnone a Colico sarebbe caduto per un problema tecnico. A distanza di un anno esatto dal disastro aviatorio costato la vita al pilota inglese della Raf di 49 anni David Ashley e il ferimento al top gun italiano di 53 anni Gianpaolo Goattin che invece è riuscito a eiettarsi all'ultimo momento, il tenente colonnello dell'Aeronautica militare italiana Filippo Zuffada, esperto di sicurezza in volo, scelto come consulente tecnico dai magistrati che stanno indagando sull'incidente, ha depositato quest'oggi la sua relazione.

C'è voluto molto tempo perché si è trattato di accertamenti complessi. Le conclusioni, ma il condizionale è d'obbligo, sarebbero appunto che nessuno dei due piloti avrebbe commesso sbaglio. “Gli accertamenti tecnici, particolarmente complessi e connotati da un marcato grado di tecnicità, hanno richiesto il compimento di operazioni squisitamente specialistiche, che sono state poste in essere dal contraddittorio di tutte le parti interessate, che si sono avvalse dell'ausilio di consulenti altamente qualificati – si limita a spiegare il procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso -. Le risultanze della suddetta consulenza tecnica, eventualmente integrate dal contributo che le altre parti interessare vorranno fornire, sono ora al vaglio per le determinazioni di competenza”.

Al momento non risulta ancora alcun indagato. I due piloti, a bordo di un M 346 di proprietà della società produttrice Leonardo Spa, il gioiello dell'industria aerospaziale italiana, stavano effettuando un volo di addestramento. Dopo essere partiti dalla pista di Venegono Inferiore hanno perso il contatto radio con gli operatori della torre di controllo. Dopo aver dirottato il velivolo lontano dai centri abitati si sono lanciati all'ultimo momento. L'M 346 si è schiantato sul versante nord del Legnone in una palla di fuoco. Il pilota italiano si è salvato, il collega inglese invece no. Nessuno dei coinvolti per ora ha voluto rilasciare dichiarazioni, né il superstite, né i familiari del pilota morto e nemmeno i manager della Leonardo.