
La diramazione più pericolosa. Due morti
Due morti, uno ogni 4 chilometri e mezzo, sulla nuova Lecco – Ballabio. La diramazione per la Valsassina della Statale 36 è una delle strade più pericolose d’Italia, probabilmente la più pericolosa.
L’anno scorso hanno perso la vita lungo il nastro d’asfalto che collega Lecco e Ballabio un 26enne di Sesto San Giovanni e un camionista di 67 anni. Ma è l’intera Statale 36 del lago di Como e dello Spluga ad essere un vero e proprio percorso a ostacoli per motociclisti, automobilisti e autotrasportatori, specialmente nel tratto lecchese, tra il confine con la provincia di Monza e quello alle porte Valtellina.
Nel 2023, lungo i 70 chilometri di Super tra Nibionno e Colico, si sono verificati 107 incidenti con feriti, il 50% in più dei 73 del 2022, più altri 123 senza feriti, con danni solo ai veicoli, per un totale di 230 incidenti. Sono una media di almeno 3 incidenti al chilometro, sebbene il dato sia probabilmente sottostimato. Riguarda infatti solo gli incidenti per i quali è stato richiesto o si è reso necessario l’intervento dei poliziotti della Stradale che quindi ne hanno tenuto il conto e li hanno registrati nelle statistiche ufficiali. A causare la maggior parte degli incidenti sono stati quanti corrono troppo, ad una ventina dei quali è costato il ritiro della patente schiacciare a tavoletta sul pedale dell’acceleratore.
L’anno prima a perdere la patente per aver infranto i limiti erano stati invece 19. Per questo il prefetto di Lecco Sergio Pomponio ha già individuato dove piazzare altri autovelox, sperando che Fleximen e emuli non li abbattano. "La pratica ora è passata ai rappresentanti degli enti proprietari", spiega, cioè ai funzionari di Anas.