D.D.S.
Cronaca

La fogna finisce ancora nel lago: tre spiagge su quindici dichiarate non balneabili

Non si può fare il bagno a Inganna, Lido di Colico e Rivabella. Off-limits pure il tratto di davanti alla Malpensata a Lecco

La fogna finisce ancora nel lago. Tre spiagge su quindici dichiarate non balneabili

Lecco – Fogna nel lago. Comincia male la bella stagione dei tuffi e delle nuotate sul ramo lecchese del lago di Como: tre spiagge su 20, cioè il 15%, non sono balneabili. Non lo sono perché sono state riscontrate pericolose concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali, batteri intestinali, segno di sversamenti fognari nel lago, verosimilmente dovuti al troppo pieno degli impianti di depurazione durante l’ultima piena di maltempo. Le spiagge dove non si può fare il bagno sono quella di Inganna e del Lido di Colico a Colico e di Rivabella a Lecco.

A dichiararle off-limits sono i tecnici di laboratorio dell’Ats della Brianza. Non è balneabile neppure il tratto di lago davanti alla Malpensata a Lecco, ma per motivi di sicurezza. Meteo permettendo, sono invece balneabili le altre spiagge: Campeggio e Lido Adriano ad Abbadia Lariana; Lido di Puncia e Oro a Bellano; il laghetto di Piona a Colico; il Campeggio Europa a Dervio; la Riva del Cantone e Rivetta di Dorio; Pradello e Canottieri a Lecco; la Riva Bianca a Lierna, la Spiaggetta di Malgrate; Olcio, Camping Mandello, Lido e Camping Nautilus a Mandello del Lario; Onno, Vassena e Limona a Oliveto Lario; la Riva Gittana a Perledo. Via libera ai bagni anche alla Darsena Brera a Bosisio Parini e alla Punta del Corno a Rogeno sul lago di Pusiano. "Data l’estrema variabilità del fenomeno della fioritura algale da cianobatteri in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche – si raccomando tuttavia gli esperti di Ats -. si ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillagini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi". Per sicurezza è inoltre consigliato lavarsi sempre e cambiarsi sempre il costume dopo il bagno, e naturalmente di non bere l’acqua del lago.