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La maledizione della Ss36 Esodo a passo di lumaca
di Roberto Canali
Ennesimo pomeriggio da dimenticare ieri lungo la Ss36, completamente bloccata in direzione Lecco per un incidente che si è verificato all’interno della galleria del Monte Barro. Verso le 18 un’auto con a bordo un uomo di 34 anni e il figlio di appena 2 si è ribaltata, finendo di traverso sulla carreggiata. Per fortuna papà e bimbo non hanno subito gravi conseguenze, ma lo stesso il traffico è completamente andato in tilt per un paio d’ore. Per consentire le operazioni di soccorso è stato necessario bloccare le auto in transito e chiedere agli automobilisti di spegnere i motori. Più indietro gli uomini di Anas hanno deviato le auto verso la provinciale che raggiunge la città passando da Civate e Malgrate, ma anche così le code sono state inevitabili. All’interno della galleria del Monte Barro sono intervenuti i volontari della Croce Rossa di Valmadrera e i vigili del fuoco di Lecco, ma ci sono volute due ore per riuscire a riaprire la strada. Come se non bastasse sempre sulla statale 36, ma più avanti all’altezza di Pescate, due auto si sono tamponate provocando anche in questo caso rallentamenti. L’ennesimo week-end da bollino nero sulle strade del Lario sotto stress anche sul ramo Comasco preso d’assalto fin dalla mattinata da migliaia di automobilisti.
Nei giorni scorsi il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio aveva predisposto, con la collaborazione di Anas, Protezione Civile e forze dell’ordine un protocollo di sicurezza per garantire interventi tempestivi in caso di incidente sulla Ss36 e il raccordo della 36. In caso di formazione di code, proprio come è accaduto ieri, il protocollo prevede che gli uomini Anas intervengano con i mezzi mobili per comunicare agli utenti della strada, con l’utilizzo di pannelli a messaggio variabile, i percorsi alternativi.
A questo si aggiunge il contributo della Polizia stradale che ha previsto l’aumento dei servizi di pattuglia e controllo lungo la superstrada non solo durante i fine settimana, ma anche nel periodo a cavallo di Ferragosto, quando il traffico diretto sul Lario e verso le località montane di Valtellina e Valchiavenna sarà da bollino nero.